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Sottinteso, di Roberto Bommarito

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Roberto Bommarito
view post Posted on 30/7/2013, 21:18




Sottinteso



Col respiro che mi solleticava il volto, i suoi occhi che mi fissavano come se mi stesse sondando l'anima, Sofia mi disse: «È finita». Balzò giù dal letto. Sculettando, si chiuse in bagno. Quando bussai, lei fece: «Vaffanculo».
L'amavo anch'io, quindi replicai: «Sei una stronza».
Il nostro era sempre stato un amore sottinteso. Forse troppo. Avete presente il terrore puro negli occhi di un animale che fugge da un incendio? Sentivo il cuore battermi contro la cassa toracica proprio come una di quelle bestia in preda al panico. Sapevo cosa sarebbe successo. Capitava sempre. Puntuale. Ma io, a differenza di una bestia, non potevo nemmeno fuggire. Farlo sarebbe significato perdere la stronza che amavo.
Mi tappai le orecchie con le mani. Anche se era inutile, lo feci comunque. Il ronzio mi riverberò in testa invadente, penetrante.
«È tutto nella tua mente» aveva detto il medico, il sorriso largo incorniciato da una criniera di capelli grigi. I capelli grigi incorniciati a loro volta dalle lauree appese al muro come manifesti pubblicitari del suo ego. Ci ero andato solo perché Sofia non smetteva d'insistere. Ticchettandosi la fronte con l'indice, il sorriso ebete sempre largo, lui aggiunse: «Bisogna lavorare su quella».
Il medico non era servito proprio a un cazzo.
Zzzzzzzzzzzzzz...
Un mese dopo stavo peggio di prima.
«Dammi un'altra possibilità, Sofia». Il problema sarà stato pure nella mia testa, ma il ronzio non smetteva. Mi accasciai contro la porta. «Ti prego».
«Sono stanca».
Ogni parola che le usciva dalla bocca sembrava un sinonimo per la frase: “Sei un fallimento”. La odiavo per questo. L'amavo per tutto il resto: il modo come gesticolava quando parlava, dita sottili che disegnavano nell'aria le immagini che le scorrevano in testa; gli occhi intelligenti; il sorriso che mi davano il coraggio di rendere facili le cose più difficili.
C'era una cosa solo a cui non riuscivo a rimediare.
Dovevo resistere.
Resisti!
Il ronzio sarebbe terminato presto.
Posso farcela!
Zzzzzzzzzzzzz...
«Dammi un'altra possibilità, cazzo!» ripetei, graffiandomi la gola.
Quando Sofia aprì la porta, mi guardò accasciato a terra, le mani ancora pressate contro le orecchie, e nel suo sguardo si mescolarono così tante emozioni da venirne fuori qualcosa di paradossalmente neutro, come quando mischi i colori a tempera e il risultato è una poltiglia che sembra merda, poi mi tirò contro il vibratore.
«Se non ci riesci col tuo aggeggio, prova almeno con questo» disse, e mi sorrise.
Ci spostammo sul letto.
E quel ronzio per la prima volta significò: «Ti amo davvero».
Per sottinteso.
 
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view post Posted on 31/7/2013, 02:20
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"Ecate, figlia mia..."

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Un po' da qui, un po' da lalà

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Divertente. Pensavo che lui fosse uno schizzato trucidatore di fanciulle. E invece...
 
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Roberto Bommarito
view post Posted on 31/7/2013, 05:34




ciao Gargaros! bello ritrovarti qui dopo tanto tempo! benvenuto! :)
 
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Roberto Bommarito
view post Posted on 1/8/2013, 05:58




@eli-sir

QUOTE
Purtroppo ho faticato a capire il problema del protagonista: un ronzio nella testa? impotenza?

Ciao! :) Il ronzio è il rumore prodotto dal vibratore. L'impotenza invece è il problema del protagonista (per questo il medico gli dice che è tutto nella sua testa).
 
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Peter7413
view post Posted on 1/8/2013, 08:52




Ciao Roby.
Scritto bene come al solito e infarcito di tante belle immagini tipiche della tua penna. Il problema è che mi sembra ben lungi dall'essere ottimizzato. Bella l'idea del ronzio che in verità è il vibratore, ma alla fine tutto si risolve nel disvelamento finale e anche rileggendolo non ho trovato quelle finezze che sarebbe lecito aspettarsi (tipo l'origine del ronzio intrecciato con quello dell'antagonista del "suo aggeggio"). Mi spiego: lei che dice "prova almeno con questo" e lui che pensa "E quel ronzio per la prima volta significò: «Ti amo davvero»." mi fa pensare che sia la prima volta che lo usano e quindi mi cade il suo problema di ronzio, da dove deriva allora? Per tornare a quanto già detto sembra a questo punto davvero che si tratti di un problema neurologico, ma sempre con quel finale lo neghi. Insomma, hai giocato sulla sorpresa finale, ma poi non hai "aggiustato" il racconto, ci sono troppe incoerenze e i personaggi non sono affrontati nei loro caratteri e risultano passivi, stereotipati, distanti dal lettore. Un lavoro ben confezionato, ma che non procede all'affondo come avrebbe dovuto rimanendo troppo superficiale e passivo nei confronti dell'idea base su cui l'hai costruito.
A rileggerti!
 
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Roberto Bommarito
view post Posted on 1/8/2013, 08:56




ciao maurizio!

QUOTE
mi fa pensare che sia la prima volta che lo usano e quindi mi cade il suo problema di ronzio, da dove deriva allora?

no, è la prima volta che usano il vibratore insieme. ma solitamente lei lo usava da sola, dato l'impotenza del protagonista. per questo ne ascoltava ogni volta il ronzio attraverso la porta del bagno.
 
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view post Posted on 1/8/2013, 08:56
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Martin Sileno

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Che dire? Complimenti, il racconto si legge molto volentieri e riesci a rendere, come sempre, i personaggi e l'ambientazione in modo nitido e credibile. Molto bella l'interpretazione che dai al ronzio. Penso che il loro amore sia sottointeso per il fatto che lei, pur donna insoddisfatta sessualmente, ricerca il piacere con un vibratore anzichè tra le braccia di un altro uomo. Almeno è questa la mia interpretazione.
L'inizio fa pensare che il ronzio è nella tresta del protagonista, invece... Trama pulita e semplice dove tutto trova la sua giusta collocazione. Molto bravo.

Ti segnalo alcune cose:

CITAZIONE
di quelle bestia in preda al panico.

refuso bestie

CITAZIONE
il sorriso che mi davano il coraggio di rendere facili le cose più difficili.

penso sia che mi dava, riferito al sorriso.
 
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Roberto Bommarito
view post Posted on 1/8/2013, 08:59




grazie mille GDN76! sì, ci hai azzeccato in pieno riguardo a tutto, anche al ronzio che all'inizio sembra in testa al protagonista ma poi si rivela essere quello del vibratore :)
 
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Peter7413
view post Posted on 1/8/2013, 17:39




CITAZIONE (Roberto Bommarito @ 1/8/2013, 09:56) 
ciao maurizio!

CITAZIONE
mi fa pensare che sia la prima volta che lo usano e quindi mi cade il suo problema di ronzio, da dove deriva allora?

no, è la prima volta che usano il vibratore insieme. ma solitamente lei lo usava da sola, dato l'impotenza del protagonista. per questo ne ascoltava ogni volta il ronzio attraverso la porta del bagno.

Ecco, questo elemento non mi è proprio arrivato...
 
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view post Posted on 5/8/2013, 08:30
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Procuratore spietato

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Ciao Roberto,
come al solito mi piace come descrivi i rapporti di coppia, in pochi tratti crei dei personaggi tridimensionali e delle situazioni non stereotipate.
Il ronzio è inserito perfettamente in scena. E che altro devo dire? Bello, tutto qui.
 
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Roberto Bommarito
view post Posted on 5/8/2013, 08:56




Grazie mille LeggEri! :)
 
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simolimo
view post Posted on 6/8/2013, 14:10




Robertoooo :woot: ,
sai che mi sto quasi venendo a noia a furia di farti commenti entusiasti e mai propositivi? ... <_< ... :P
cioè, pace che faccia sempre piacere ricevere una bella considerazione piuttosto che un "fa schifo" o, come dice la tua protagonista un sonoro "vaffanculo", maaa... con te io abbasso sempre le mani :lol: mi piace come scrivi, cosa scrivi e, la cosa più strana, per me, è che mi piace nonostante tu riesca sempre, alla fine, a parlare della stessa cosa di fondo: relazione di coppia, o d'amicizia. è tutto quello che ci gira intorno che varia di volta in volta eeeee...quella di questa edizione è una sorpresa inaspettata :D mi è piaciuto molto come hai interpretato il ronzio ^_^ e senza volerlo, mi sa... io ci ho letto un sacco di doppi sensi :shifty: :lol: primo tra tutti, la considerazione che il protagonista fa dopo aver visto il medico :p101: e poi il titolo?? SOTTO IN TESO?? aahahahahahahah! dai, scusa, qui sono io che evado dall'ordinario del gioco di parole, all'eccessivo :p091:
cmq, non so proprio che dirti, questo è diventato il mio tuo (scusa il gioco di parole) pezzo preferito, perchè affianca una triste realtà a un enorme amore e a una simpatia del narrato e dell'idea creativa che fanno del tuo pezzo una figata pazzesca :D

ora, come per la mia carissima Eri, ti cerco l'introvabile e ti cazzio un po', per quel che mi sarà permesso (praticamente nulla -.-“) , per rendermi almeno un po' utile -_- :D :P
1- non capisco perché lei, amando lui, non abbia fatto sin da subito la masturbazione di coppia... insomma, fare l'amore è ben altra cosa, ma il piacere e l'intesa non sono da meno. o, magari, ci ha provato ma poi si è scazzata?? <_<
2- continui, a volte, a usare delle specificazioni inutili tipo pronomi personali, possessivi e a volte riempitivi come “quindi”… sì, lo so Roberto, sono cazzate, ma quando non si hanno che complimenti da fare… eheh… capiscimi :)

Qualche attenzione:
Quando bussai, lei fece: «Vaffanculo».
L'amavo anch'io, quindi replicai: «Sei una stronza».
> ahahah! mi hai fatta morire dal ridere qui! ahahah! con quel "l'amavo anch'io"... :lol: :B):

Il nostro era sempre stato un amore sottinteso. Forse troppo. Avete presente il terrore puro negli occhi di un animale che fugge da un incendio? Sentivo il cuore battermi contro la cassa toracica proprio...io qui ci piazzerei un bel a capo. passi dal parlare del loro amore sottointeso all'analisi psicologica personale che il protagonista fa su di sé e il suo problema :)

…Il sorriso largo incorniciato da una criniera di capelli grigi. I capelli grigi incorniciati a loro volta dalle lauree appese al muro come manifesti pubblicitari del suo ego. > toglierei il “a loro volta” e sostituirei la preposizione articolata con la semplice “da lauree”

Ci ero andato solo perché Sofia non smetteva d'insistere. Ticchettandosi la fronte… > attento che qui non rispecifichi il soggetto e l’ultimo è Sofia… credo… ahahah ;P

Il medico non era servito proprio a un cazzo. > ahahahahahahaah! …mai frase fu più vera :D
…il sorriso che mi davano… > qui non so se ti riferisci a tutto l’elencato oppure solo ai sorrisi. Occhio perché nel secondo caso allora va il verbo alla terza persona singolare :)

insomma Raberto ^_^ , spero di esserti stata d'aiuto in qualcosa...
a presto e alla prossima :) ...spero con un pezzo mio meno deludente o sotto le righe :P
 
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Roberto Bommarito
view post Posted on 7/8/2013, 05:56




ciao simolimo! :)

grazie tante! sia perché hai speso un po' di tempo per analizzare il racconto (facendomi osservazioni molto utili) sia perché sei stata l'unica credo a cogliere certe battute che ho messo lì di proposito come "il medico non era servito proprio a un cazzo" :)

per quanto riguarda la masturbazione di coppia, sì e no: perché comunque non è sempre detto che si passi gradualmente da una cosa all'altra. penso che in fin dei conti quella parte possa andar bene anche così.

da quella volta che mi avevi fatto notare l'uso ad es di riempitivi, ho fatto una nota mentale e ho sempre provato a limitarli il più possibile, ma ogni tanto mi scappano :( nella frase: "l'amano anch'io, quindi replicai" il quindi però lo lascerei.

QUOTE
Il nostro era sempre stato un amore sottinteso. Forse troppo. Avete presente il terrore puro negli occhi di un animale che fugge da un incendio? Sentivo il cuore battermi contro la cassa toracica proprio...io qui ci piazzerei un bel a capo. passi dal parlare del loro amore sottointeso all'analisi psicologica personale che il protagonista fa su di sé e il suo problema

andare a capo dopo la domanda dici? in che punto esattamente?

grazie mille di nuovo per il tempo e l'attenzione che hai dedicato al racconto! :)
 
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simolimo
view post Posted on 12/8/2013, 09:26




ciao Roberto ^_^ ... e scusami tantissimo per la risposta che farebbe impallidire anche una lumaca :huh: ...ma non mi sono scordata di te, ed eccomi qua :woot: L'importante, in fondo, è esserci ;) ahah!

Ti rinnovo i complimenti, e te ne porto anche da parte di amici a cui ho passato il tuo pezzo :D

Per "l'andare a capo"... ecco, io intendevo proprio prima della domanda, dopo non avrebbe sneso perché la risposta è direttamente collegata. Inzomma, farei così:
QUOTE
Il nostro era sempre stato un amore sottinteso. Forse troppo.
Avete presente il terrore puro negli occhi di un animale che fugge da un incendio? Sentivo il cuore battermi contro la cassa toracica proprio...

farei così non solo per quello che ti ho detto nel commento, e continuo a pensare, ma anche perché, per mio gusto personalissimo, amo molto le frasi che si chiudono con una o due parole che lasciano aperte molote interpretazioni, come, "Forse troppo."

spero ora di essere stata più chiara ^_^ , e scusa ancora per la lentezza della risposta :wub:
ciao ciao Roberto,
se sei in ferie, buone ferie ^_^

ps. partecipo alla macelleria... se hai un dieci minuti leggi il pezzo? è breve, poco più di 11k... vorrei, se non è troppo disturbo, un tuo parere. grazie :D
 
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Roberto Bommarito
view post Posted on 12/8/2013, 10:30




capito cosa intendi! sì, sono d'accordo sul discorso delle due parole a coda del paragrafo.

ps lo leggo con piacere. potresti per piacere darmi il link? :)

pps: e grazie mille per aver fatto leggere il pezzo ad altri. sono lusingato! :)
 
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15 replies since 30/7/2013, 21:18   221 views
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