| Solo per le tue orecchie
– Amore? Amore mi senti? – Forte e chiaro, tesoro mio! – Allora funziona! Le nostre connessioni neurali sono compatibili! Te l’avevo detto!
– Ora basta, usate la voce - il tono del dottore non ammetteva repliche. Sara e Marco aprirono gli occhi e si guardarono, si sorrisero, si baciarono. – Ricordate, la comunicazione neurale va ristretta al minimo indispensabile, avete fatto il corso, siete informati. – Certo dottore! – esclamò Sara – Come se non riuscissimo a controllarci, vero amore? – continuò solo per le orecchie di Marco. Il giovane sposo le sorrise, innamorato. – Siete una giovane coppia e avete ancora l’ardore – il dottore sorrise. – Abbiamo deciso di non fare il viaggio per regalarci la connessione, dottore, vogliamo stare sempre insieme – rispose Sara. – E sono felice per voi, ma è una tecnologia giovane e non si hanno ancora riscontri di lungo periodo. – Sua moglie non avrà acconsentito alla connessione, o magari non ce l’ha neppure, una donna, vero Marco? – Muore dall’invidia! – i due giovani risero e si baciarono. Il dottore, indispettito, li congedò.
– Amore amore amore! – Sara, sono qui, vicino a te… - Marco, assonnato, si girò nel letto, verso di lei, l’abbracciò. – E allora? – lei lo guardò piccata - Parlarti così mi fa sentire più intima… - si raddolcì e lo baciò.
– Amore, oggi Sandra qui al lavoro è davvero una stronza! – Sara, sono da un cliente… – L’hai sentita prima? Te l’ho messa in viva voce, si fa per dire insomma… Ahahaha! Bella questa cosa che posso farti ascoltare quello che dicono i miei colleghi e cosa mi succede in ufficio! Perché tu non lo fai mai con me? Mi piacerebbe…
– Era una notte buia e tempestosa… – Sara, sono contento che tu stia leggendo, ma io sto guardando la tv… – Ma volevo condividere con te questa vignetta, fa ridere! Uff, sei sempre scontroso! – Ma sei nell’altra stanza! Possiamo anche parlarci a voce! – Zitto! Vuoi che i vicini sappiano che litighiamo?
– Non lo so Sandra… Ultimamente lo sento distante… – Sara, vuoi farmi sentire anche questa conversazione? – Oh, scusa!
– Pronto? Dottor Diversi? – Sì, sono io, chi parla? – Sono Fragale, Marco Fragale… – Sì? – Quello dell’impianto neurale, mia moglie si… si chiamava Sara Pecci. – Certo, mi ricordo di lei, è successo qualcosa? – L’ho uccisa. – … – Dottore, è ancora in linea? – Dove si trova lei, ora. – Sono a casa mia, è appena successo, le devo parlare. – Non si muova da lì. – Dottore? Dottore? Non stacchi… Le devo parlare… Le devo parlare… – Starà chiamando la polizia, amore.
Marco guardò il corpo senza vita di Sara steso sul pavimento, immerso in una pozza di sangue. – Perché l’hai fatto amore? Non mi ami più? Marco si strinse la testa fra le mani. – Amore dillo, mi ami o non mi ami? Perché l’hai fatto? Dillo… Mi ami vero? Non può essere altrimenti, io ti amo, ti amo e voglio stare per sempre con te. Ti amo amore. Mi senti? Ti amo, tu mi ami? Sì che mi ami. Marco s’infilò la pistola in bocca e sparò.
Fine
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