Nero Cafè Forum

Solo per le tue orecchie

« Older   Newer »
  Share  
Peter7413
view post Posted on 30/7/2013, 22:06




Solo per le tue orecchie

Amore? Amore mi senti?
Forte e chiaro, tesoro mio!
Allora funziona! Le nostre connessioni neurali sono compatibili! Te l’avevo detto!

– Ora basta, usate la voce - il tono del dottore non ammetteva repliche. Sara e Marco aprirono gli occhi e si guardarono, si sorrisero, si baciarono. – Ricordate, la comunicazione neurale va ristretta al minimo indispensabile, avete fatto il corso, siete informati.
– Certo dottore! – esclamò Sara – Come se non riuscissimo a controllarci, vero amore? – continuò solo per le orecchie di Marco. Il giovane sposo le sorrise, innamorato.
– Siete una giovane coppia e avete ancora l’ardore – il dottore sorrise.
– Abbiamo deciso di non fare il viaggio per regalarci la connessione, dottore, vogliamo stare sempre insieme – rispose Sara.
– E sono felice per voi, ma è una tecnologia giovane e non si hanno ancora riscontri di lungo periodo.
Sua moglie non avrà acconsentito alla connessione, o magari non ce l’ha neppure, una donna, vero Marco?
Muore dall’invidia! – i due giovani risero e si baciarono.
Il dottore, indispettito, li congedò.

Amore amore amore!
– Sara, sono qui, vicino a te… - Marco, assonnato, si girò nel letto, verso di lei, l’abbracciò.
– E allora? – lei lo guardò piccata - Parlarti così mi fa sentire più intima… - si raddolcì e lo baciò.

Amore, oggi Sandra qui al lavoro è davvero una stronza!
Sara, sono da un cliente…
L’hai sentita prima? Te l’ho messa in viva voce, si fa per dire insomma… Ahahaha! Bella questa cosa che posso farti ascoltare quello che dicono i miei colleghi e cosa mi succede in ufficio! Perché tu non lo fai mai con me? Mi piacerebbe…

Era una notte buia e tempestosa…
Sara, sono contento che tu stia leggendo, ma io sto guardando la tv…
Ma volevo condividere con te questa vignetta, fa ridere! Uff, sei sempre scontroso!
– Ma sei nell’altra stanza! Possiamo anche parlarci a voce!
Zitto! Vuoi che i vicini sappiano che litighiamo?

Non lo so Sandra… Ultimamente lo sento distante…
Sara, vuoi farmi sentire anche questa conversazione?
Oh, scusa!

– Pronto? Dottor Diversi?
– Sì, sono io, chi parla?
– Sono Fragale, Marco Fragale…
– Sì?
– Quello dell’impianto neurale, mia moglie si… si chiamava Sara Pecci.
– Certo, mi ricordo di lei, è successo qualcosa?
– L’ho uccisa.
– …
– Dottore, è ancora in linea?
– Dove si trova lei, ora.
– Sono a casa mia, è appena successo, le devo parlare.
– Non si muova da lì.
– Dottore? Dottore? Non stacchi… Le devo parlare… Le devo parlare…
Starà chiamando la polizia, amore.

Marco guardò il corpo senza vita di Sara steso sul pavimento, immerso in una pozza di sangue.
Perché l’hai fatto amore? Non mi ami più?
Marco si strinse la testa fra le mani.
Amore dillo, mi ami o non mi ami? Perché l’hai fatto? Dillo… Mi ami vero? Non può essere altrimenti, io ti amo, ti amo e voglio stare per sempre con te. Ti amo amore. Mi senti? Ti amo, tu mi ami? Sì che mi ami.
Marco s’infilò la pistola in bocca e sparò.



Fine
 
Top
view post Posted on 1/8/2013, 13:34
Avatar

Martin Sileno

Group:
Member
Posts:
1,038
Location:
Mombo

Status:


Penso che questo racconto sia bellissimo. Anche se la forma che hai deiso di utilizzare è quella del dialogo puro slegato da un contesto e da un'ambientazione, la cosa non è influente. C'è una storia di base e un finale che ci sta tutto. Dico che l'ambientazione non è necessaria, perchè il tuo lavoro incarna, dal mio punto di vista, un tema attuale: la tecnologia che ci rende schiavi. una libertà che ha cominciato a scomparire con l'avvento dei primi cellulari. Dove ci porterà il futuro?
Forse inserire il tutto in un contesto servirebbe a migliorarlo, ma così com'è mi è piaciuto molto: complimenti e alla prossima.
 
Contacts  Top
misaki02
view post Posted on 2/8/2013, 15:08




Ciao Maurizio,

Leggere le tue storie è sempre un piacere. L'idea di una giovane coppia alle prese con la più moderna, e inquietante, tecnologia l'ho trovata interessante, e fa riflettere. Ma il quid in più l'ho riscontrato nell'ironico cinismo appena racchiuso tra le righe della storia. Non a caso il finale, seppur tragico, è riuscito a strapparmi un sorriso. Come non provare “commiserazione” per l'infelice protagonista che deve sopportare all'infinito l'interrotto e ossessivo chiacchiericcio della compagna? Davvero, una buona interpretazione!
 
Top
view post Posted on 3/8/2013, 08:37
Avatar

Procuratore spietato

Group:
Member
Posts:
634

Status:


Ciao Maurizio,
ho riflettuto un po' sul tuo racconto perché ero indecisa. Il dialogo serrato, con pochissime concessioni all'aspetto descrittivo mi sembrava dapprima più teatrale che narrativo. In effetti potrebbe essere messo in scena direttamente, senza adattamenti. Poi mi sono resa conto che, probabilmente, si tratta di una precisa scelta stilistica. Il rapporto fra i personaggi diventa primariamente "acustico" e il "sentire" diventa pervasivo ( e fastidioso) per il lettore come per l'esasperato protagonista. Hai sottolineato l'importanza della comunicazione paraverbale eliminandola completamente e questo rende estremamente pregevole il tuo apologo sulla tecnologia.Complimenti.
 
Top
Peter7413
view post Posted on 3/8/2013, 08:56




Erika, grazie, ci hai preso in pieno :wub:
Mi sembrava, per la storia che volevo raccontare, che qualunque elemento al di fuori del dialogo fosse penalizzante, inutile ai fini delle mie intenzioni. Volevo che il lettore stesso percepisse il ronzio e proprio per questo ho inserito quelle righe finali con lei che ripete all'infinito ti amo/amore/mi ami, era lì che tiravo le fila di tutto.

Grazie anche ad Alessandra e a Luigi e a tutti coloro che hanno già commentato
 
Top
simolimo
view post Posted on 6/8/2013, 14:29




ciao Mau :) :D ^_^
che bello ribeccarti, e che pezzo!!! mi spiace non avere granché da dirti, ma l’ho veramente apprezzato molto. non è certo una cosa molto originale, se n’è sentito parlare spesso di queste cose, ma tu hai reso il pezzo avvincente con la caratterizzazione dei personaggi che, dal primo all’ultimo, non risultano banali, né troppo stereotipati...come invece un pezzo del genere potrebbe fallacemente portare a fare :P
il dialogo non appesantisce, se non in alcuni casi quelli della moglie… troppo troppo inascoltabili, anche a voce… io le avrei sparato pur non ascoltandola sempre -.-“ viga sempre e ovunque il "non rompere (quello che vuoi) e, soprattutto, non fartelo rompere" ahah! :P :D
bello il crescendo interno del delirio di Sara… si fa prendere la mano dalla connessione neurale… e passa dalla possibilità di parlarsi a distanza, a quella della simbiosi malata degenerativa…
anche se non hai descritto un mezzo sentimento, ecco, dai dialoghi e dalle azioni riesci a far capire perfettamente ogni stato d’animo dei tuoi protagonisti, maaaa… questo toglie un po’ di patos al lettore, che non sempre riesce a entrare in empatia con loro :(
stilisticamente, nulla da dirti. Ah… magari, invece che Sara - Sandra… avresti potuto usare un nome meno “assonante” ;P

Insomma Mau, gran bella prova :) , come sempre :)
alla prossima e complimentissimi :D
 
Top
5 replies since 30/7/2013, 22:06   208 views
  Share