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La quinta tromba, di Filippo Puddu

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Callagan
view post Posted on 30/7/2013, 22:38




La quinta tromba
di Filippo Puddu


Il boato era stato terrificante, a Salvo balzò il cuore in gola. Gli altri erano sembrati quasi dei tuoni in lontananza, forti ma non pericolosi. Invece questo… l'intera città aveva tremato sotto un colpo spaventoso, il meteorite era caduto proprio sopra di loro; Salvo lo comprese molto in fretta. Dalla finestra vide la colonna di fumo innalzarsi non distante dal suo palazzo, forse era stata colpita addirittura la chiesa. Decise di muoversi, di destarsi dal torpore che l'aveva costretto tra le quattro mura domestiche nelle ultime settimane. Si vestì con i primi indumenti buoni che trovò, ravvivò con un gesto istintivo i capelli castani e si precipitò alla porta. Indugiò solo una volta aperto l'uscio.
— Che cazzo è questo ronzio?

Le strade pullulavano di persone, Salvo andò alla ricerca di facce conosciute ma non riconobbe nessuno. Tutti si guardavano attorno spaesati, mentre si interrogavano su quel maledetto ronzio: diventava più forte man mano che si avvicinavano alla colonna di fumo. Un uomo anziano, occhi sbarrati e pochi denti ancora intatti, afferrò improvvisamente il braccio del ragazzo.
— Questa è la fine! Dobbiamo tutti fuggire! Tutti!
Salvo lo scalzò con una spinta, era spaventato ma voleva capire. Quando ancora le radio e le televisioni erano funzionanti, era stato spettatore di un'escalation di disgrazie a livello globale, guerre e tragedie naturali avevano messo in ginocchio l'intero mondo. Da alcuni giorni tutte le comunicazioni erano saltate, buio completo. La cittadina era stata isolata: le linee telefoniche erano andate e i trasporti si erano fermati. Non aveva più avuto notizie della sua famiglia.
E adesso l'esplosione, ogni speranza di passare indenne quelle giornate andava a essere persa.

Una grande folla era radunata attorno alla piazza. Il ronzio era ormai assordante, tutti si premevano le mani sulle orecchie, eppure erano immobili nell'osservare l'assurda tragedia. Un grosso meteorite aveva colpito la chiesa, affossandola in una profonda voragine fumante, seminando distruzione tutt'intorno. Salvo si fece largo.
— Ci saranno feriti là sotto, dobbiamo aiutarli!
Nessuno si mosse, ma una voce s'innalzò tra il fumo e il ronzio.
— Il fruscio delle loro ali era come il rombo di carri da guerra!
Una lunga veste nera impolverata apparve, tutti riconobbero il prete che usciva da quell'inferno. Zoppicava, vistosamente ferito, sulla fronte portava tatuato un nero chrismon. Si fermò proprio di fronte al ragazzo, lo guardò intensamente mentre annunciò la Parola.
— Il quinto angelo suonò la tromba, e vidi una stella che era caduta dal cielo sulla terra. Dall'apertura, come da una grande fornace, salì un fumo che oscurò il sole e l'aria. Dal fumo uscirono nuvole di locuste che si riversarono sulla terra!
Il ronzio parve esplodere in un forte squillo di tromba. Un esercito di cavallette, letali come scorpioni, si riversò su di Salvo e su tutta l'umanità. L'ultima cosa che vide fu il volto estasiato del prete: la volontà divina andava a compiersi.
 
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view post Posted on 1/8/2013, 10:15
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Martin Sileno

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Ciao Callagan. Benvenuto a Mc. L'idea alla base del tuo racconto è buona e mi piace. Mi piace anche il modo in cui la sviluppi, che risulta dinamico e mai noioso. Il problema di fondo è che è tutto raccontato e c'è pochissimo, quasi nulla di mostrato.
Nel racconto dovresti enfatizzare di più il fatto che l'imanità, o lameno, il protagonista abbia una speranza che dopo le sciagure che ha visto, ci sia la possibiità di un futuro. Se metti in risalto questo aspetto, alla fine quando escono le cavallette a dare la mazzata finale, l'effetto che ne risulta è amplificato. L'ambientazione del tuo racconto prevale sulla storia, secondo me dovresti sistemare anche questa cosa. Comunque un buon lavoro. Alla prossima.

CITAZIONE
andava a essere persa.

Mi sembra un po' bruttino, rivedrei la frase.
 
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Callagan
view post Posted on 2/8/2013, 08:33




@GDN
Grazie per il commento e per l'apprezzamento.
Tu dici:
CITAZIONE
è tutto raccontato e c'è pochissimo, quasi nulla di mostrato

e poi:
CITAZIONE
dovresti enfatizzare di più il fatto che il protagonista abbia una speranza che, dopo le sciagure che ha visto, ci sia la possibiità di un futuro

Le due critiche sono collegate, si riferiscono alla stessa cosa?
In questo caso il concetto ho provato a toccarlo quando ho scritto:
CITAZIONE
E adesso l'esplosione, ogni speranza di passare indenne quelle giornate andava a essere persa.

A parte l'errore che mi hai segnalato (sono d'accordo, lo sostituirò con "andava a svanire"), il concetto esprime l'illusione di Salvo che si infrange contro la realtà. Se fino ad allora sperava che la sua città non fosse toccata dalla tragedia, ora non può più fuggire dal dramma.

@Angelo
Grazie anche a te per il commento. Mi hai dato spunto per diversi ragionamenti, per cui ti cito.
CITAZIONE
Ho trovato un po’ carente la figura stereotipata del prete (a parte il tatuaggio sulla fronte, praticamente impossibile da vedere addosso a un prelato).

Il fatto che un prelato non possa avere normalmente un tatuaggio sulla fronte, dovrebbe far pensare che è collegato alla tragedia (o almeno questo era il mio intento). Nella Bibbia infatti si legge, a proposito degli eventi della Quinta Tromba: "[le locuste] erano dotate di un potere simile a quello degli scorpioni, ma con l'ordine di non danneggiare né l'erba, né le piante, né gli alberi, ma solo le persone che non hanno il segno di Dio sulla fronte."
Certo non pretendo si conosca l'Apocalisse per leggere il mio racconto, ma volevo portare il lettore a porsi domande su quel segno. Nel tuo caso ci sono parzialmente riuscito. :)
Invece mi trovo in disaccordo con l'altra tua affermazione:
CITAZIONE
Sembra un sacerdote medioevale, ma davvero credo sarebbe difficile trovarne uno così esaltato al giorno d’oggi.

Immaginiamo per assurdo che di punto in bianco il mondo che conosciamo crollasse, una serie di eventi inspiegabili (o difficilmente spiegabili perché avvengono tutti insieme) mettesse in ginocchio il mondo intero. Siamo sicuri che molte persone non assumerebbero comportamenti "medievali"? Comprese persone che, come certi preti, basano la propria vita sulle sacre scritture, nelle quali trovano le risposte per la loro vita.
Per il resto ti ringrazio davvero per la lettura approfondita, son felice che tu non l'abbia trovato troppo banale, nonostante l'argomento trattato.

@Roberto
Grazie anche te per il voto, per l'apprezzamento (importanti, per me, le indicazioni sullo stile) e per la lettura approfondita.
CITAZIONE
Forse manca un po' lo slancio dell'idea originale. Se ci fosse stato, il racconto avrebbe fatto un salto di qualità.

In questo caso ti riferisci al tema del racconto (l'Apocalisse e la fine del mondo son temi sempre in voga) oppure a una possibile gestione diversa del racconto?

@Eli-sir
Grazie anche a te per il commento. Son davvero felice per l'apprezzamento. :)

@Selene B.
Commento sincero e lettura approfondita, ti ringrazio. Penso di aver capito quel che non ti è piaciuto del mio racconto. Per quanto riguarda il
CITAZIONE
forse conclude pure troppo: muoiono tutti e amen.

Non avevo intenzione di farli morire tutti. Ma in 3000 caratteri non potevo certo dare spiegazioni; pensavo si intuisse per esempio che il prete restava in piedi, più o meno immune. Mentre io penserei di fronte a un racconto del genere: "Qualcuno si sarà pure nascosto e salvato!".
Comunque, apprezzo il tuo commento perché mi hai portato a diverse riflessioni. Grazie.
 
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view post Posted on 5/8/2013, 09:05
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Procuratore spietato

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Ciao Callagan, piacere di incrociare le penne in Minuti Contati.
Un'istantanea dalla fine del mondo, un racconto che è un breve passo del cammino verso la distruzione. Una lettura gradevole, anche se l'Apocalissi si sa come va a finire e qui di sorprese non ce ne sono ( salvo confermare che la Bibbia aveva ragione).
Anch'io sono rimasta un po' perplessa dalla figura del prete. Mi spiego.
Non so dove ambienti il tuo racconto, ma ipotizzo che tu sia italiano e che il brano si svolga in Italia. La chiesa sarebbe dunque verosimilmente cattolica. Preti cattolici con la fronte tatuata mi sembrano improbabili. So che è un segno della fine, ma allora dovresti far capire che è comparso all'improvviso, o che il religioso se lo è fatto di recente ( magari sconvolto dagli eventi in corso). Con questo daresti forse anche più pathos all'evento e renderesti la figura più credibile.
Se mi permetti un consiglio, sempre ipotizzando che il tutto si svolga in un contesto nostrano, non parlerei di un generico prete ma di "don Tizio". Troverei più d'impatto . "Tutti riconobbero don Pino che usciva da quell'inferno..." per far capire come un pacifico parroco di provincia si sia trasformato nell'emissario della Fine. A rileggerti!
 
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Callagan
view post Posted on 5/8/2013, 09:44




@sgerwk
Ciao grazie per il commento, l'idea di partenza era quella di vedere un passaggio della "fine del mondo" con gli occhi di un testimone diretto.

@LeggEri
Grazie anche a te per il commento. I suggerimenti gli apprezzo molto, tanto più che erano idee balenate nella mia testa ma a cui ho dovuto rinunciare a causa del limite dei caratteri e dell'ora tarda. Effettivamente potrei incuriosire di più il lettore su quel simbolo che porta il prete, o meglio Don Pino, rendendolo meno alieno. :)
 
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Peter7413
view post Posted on 5/8/2013, 10:48




Ciao Filippo e benvenuto a Minuti Contati!
Un racconto gradevole da leggere, ben gestito, leggero nel suo evolversi con poche righe di dialogo ben disseminate. Mi piace l'accenno all'ambientazione italiana, anche se solo esplicitata dal nome del protagonista, mi piace il suo voler essere un puro divertissement senza andare a cercare chissà quali reconditi messaggi. Leggendo del prete che è uscito dalle macerie con il segno ho pensato da subito a una sorta di zombi posseduto, quindi non ho sentito la mancanza di nulla. Un buon racconto, complimenti.
A rileggerti!
 
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Callagan
view post Posted on 5/8/2013, 11:11




Ciao Peter e grazie del benvenuto, è stato davvero un piacere confrontarmi con voi! :)
Hai colto in pieno il motivo del mio racconto e ne sono ben felice!
Grazie del commento. :D
 
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simolimo
view post Posted on 6/8/2013, 13:53




ciao Filippo, piacere di conoscerti :)
passo subito ad analizzare il pezzo che, di suo, in tutta onestà, non mi ha sorpreso molto :unsure: la scrittura è, a mio modestissimo e sindacabilissimo avviso :P , un po’ acerba. Le frasi sono di quando in quando caratterizzate da errori sintattici e da coniugazioni verbali troppo ricche di servili. L’accento descrittivo è mal bilanciato rispetto alla struttura del pezzo che è molto breve e l’accento che poni sulla Chiesa lo trovo inutile, parlando dopo del prete. La fine del mondo è un tema oltretutto stra inflazionato eeeee..parlarne senza rischiare di venire a noia o dire “ehi, va così!” non è compito da poco.
accidenti, però... <_< leggendo quello che ti ho scritto finora penserai che il tuo pezzo non mi sia piaciuto per nulla, e non è così ^_^ non mi ha colpita, non che non mi sia piaciuto. penso solo che avresti potuto lavorare un po’ di più sulla resa, adeguando lo stile alla struttura. avrei preferito forse che venisse mostrata la situazione da un punto di vista alternativo, magari dal prete stesso, così avresti sviscerato anche dei sentimenti più intimi e una maggior empatia con il lettore. Filippo, credo che tu abbia una buona penna, ma un’organizzazione della narrazione troppo poco attenta, ecco, tutto qui. spero di non essere risultata antipatica o con poco tatto. Nel caso ti chiedo scusa. Non era certo mia intenzione ^_^

spero di vederti anche alla prossima occasione! :)
ciao ciao
 
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Callagan
view post Posted on 12/8/2013, 08:45




@Simolimo
Ciao a te. Giudizi come il tuo sono sempre i ben venuti: onesti e sinceri, frutto di una lettura attenta. Quindi posso solo dirti grazie per il commento! :) Probabilmente hai visto bene una scrittura un po' acerba, in fondo sto iniziando a scrivere "seriamente" da poco più di un mese quindi ho ancora una montagna da scalare prima di potermi migliorare.
Alcune altre obbiezioni che mi hai mosso invece mi spingono a difendere le mie scelte :P
Ad esempio, il citare la Chiesa è una scelta. Dal momento che il mio intento era quello di dare un indizio geografico al lettore: il protagonista si muove verso un punto nevralgico della città.
Mentre la scelta del punto di vista, Salvo e non il prete in preda alla trance mistica, comporta la volontà di far entrare in empatia lettore e protagonista. Perché in fondo Salvo posso essere io... come lo puoi essere tu.
Insomma l'intento era questo, poi alcune cose forse mi sono riuscite altre meno. :D
Ancora grazie per il commento e a rileggerti al prossimo contest!
 
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8 replies since 30/7/2013, 22:38   135 views
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