tori.sim, di Andrea Viscusi

tori.sim

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– Fermo! – intimo al criminale.
L'uomo si volta verso di me e il mio collega. Non sappiamo come si chiama, ma è un trafficante di kanly, responsabile di quasi tutta la droga in entrata nel Paese. Quella nuova droga, che trasforma i tuoi sentimenti, portandoti ad aggredire le tue persone più care. A volte, a ucciderle.
L'uomo estrae un'arma e la punta su di noi.
– Giù la pistola! – grida Minzo, spianando la sua.
Il trafficante è nel panico. Le mani gli tremano, lo sguardo vacilla.
Ci serve vivo.
– Avvicinati piano, ammanettalo – ordino a Minzo.
Lui muove un passo. Un altro.
L'uomo sposta la pistola su di lui. Non dice niente. Fa fuoco, due volte. Colpisce Minzo alla testa. Un proiettile sullo zigomo destro, uno dentro l'occhio. Il sangue schizza in avanti.
Minzo crolla in ginocchio, poi casca di lato.

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– Fermo! – intimo al criminale.
L'uomo si volta verso di me e il mio collega. Estrae un'arma e la punta su di noi.
– Giù la pistola! – grida Minzo, spianando la sua.
– Mi avvicino, tienilo sotto tiro – ordino a Minzo.
Muovo un passo.
L'uomo sposta la pistola su di me.
– Mettila giù! – sbraita Minzo.
Il trafficante rivolge a lui la pistola. Fa fuoco, due volte. Colpisce Minzo alla testa.

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– Fermo! – intimo al criminale.
L'uomo estrae un'arma e la punta su di noi.
– Giù la pistola! – grida Minzo.
– A terra, subito! – ordino di nuovo.
L'uomo rivolge a me la pistola.
– Mettila giù! – sbraita Minzo.
Il trafficante fa fuoco due volte. Colpisce Minzo alla testa.

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– Fermo! – intimo.
L'uomo punta un'arma su di noi.
– Giù la pistola! – grido.
Minzo mi osserva per un attimo, confuso.
L'uomo rivolge a lui la pistola. Fa fuoco due volte. Colpisce Minzo.

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– Fermo! – intimo.
L'uomo punta un'arma su di noi.
Sparo nella sua direzione, colpendo il muro alle sue spalle.
Minzo si fa avanti per bloccarlo.
Il trafficante è nel panico. Spara un colpo senza mirare. Colpisce Minzo.

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Fermo il programma di simulazione. È il secondo giorno che provo a riprodurre lo scenario, cercando una soluzione che si concludesse senza la morte di Minzo. Sembra che non sia possibile. Alla fine l'abbiamo preso, il trafficante si è arreso e abbiamo bloccato il traffico di kanly, almeno per adesso.
Ma ho perso un collega. E ho bisogno di sapere che non c'era modo di salvarlo. Che non sono stato io a sbagliare, che davvero non avrei potuto fare niente per lui.
Era in gamba, Minzo. Mi mancherà.
Forse è vero, non potevo salvarlo, in nessun modo.
Ma sono sicuro che continuerò a rivivere questo scenario per molto tempo.

>> STOP

Minzo spense il programma di simulazione.
Forse non era professionale da parte sua: quel software doveva essere utilizzato solo per la ricostruzione accurata di scenari reali o ipotetici, per stabilire le possibili linee di intervento. Il programma elaborava le sue proiezioni basandosi sui profili di tutti gli agenti, memorizzati e aggiornati di continuo.
Minzo non era autorizzato a usarlo, lo stava facendo di nascosto. Ma doveva sapere: cosa sarebbe successo, se in quell'intervento fosse morto lui, invece di Tori? Cosa avrebbe fatto, il suo collega e superiore?
Adesso lo sapeva.
Cancellò il file tori.sim prima di tornare alla sua postazione.
Era in gamba, Tori. Gli mancherà.

L’idea del simulatore mi è piaciuta molto, sia come base per la storia, sia per come si svela man mano lungo il racconto.
Ciò di cui si sente forse la mancanza a mio parere, sono delle motivazioni più strutturate e verosimili - o anche comiche, in realtà - che sottendano all’esito sempre identico delle varie soluzioni rappresentate all’interno del simulatore stesso.
Il finale invece lo ritengo un punto dolente; mi ha letteralmente disorientato, catapultandomi nella netta sensazione di trovarmi di fronte al più classico dei refusi da CTRL+C/CTRL+V.
L’inversione dei ruoli è in realtà una letterale inversione del punto di vista, stratagemma assai rischioso che non viene sostenuto da un altrettanto radicale - quanto necessaria, ai fini della buona riuscita del colpo di scena - rivisitazione di tutto il racconto alla luce di tale rivelazione.
Si deve prendere atto che uno dei protagonisti simulava ciò che l’altro avrebbe simulato se a morire non fosse stato lui, ma l’altro…
Insomma, mi pare un escamotage narrativo un po’ forzato che non lasci spazio ad alcuna possibilità da parte del lettore di eventuali reinterpretazioni di quanto abbia letto, ma soprattutto non aggiunge - anzi toglie forse qualcosa in termini di coinvolgimento - alla parte precedente.

L’idea del racconto (il simulatore della polizia) è come sempre molto buona e la realizzazione con la scena che si ripete con le varianti e sempre lo stesso finale mi è piaciuta molto (anche se Minzio forse si sarebbe salvato se Tori avesse sparato al criminale uccidendolo…).
Due i punti negativi. All’inizio c’è un infodump (tutta la spiegazione del kanly) che poi risulta inutile ai fini della storia e quindi lo taglierei. Soprattutto non mi convince il doppio twist finale, ormai sin troppo canonico (da Ubik in poi). Avrei preferito che il racconto di fermasse qualche riga prima

Eccoci al REWIND. Bene, non male come racconto: bella l'idea, bello lo sviluppo... ma ecco, il finale non mi ha convinto. Perché, seppure riesco a capire come Tori stesse simulando le varie situazioni per capire se la morte di Minzo potesse essere evitata, non capisco (e non son riuscito a costruirmi un'immagine) di Minzo che usa un particolare programma per guarda Tori che usando un particolare programma guardava le varie opzioni. Son stato confuso non positivamente, non so se sia stata una mia impressione (qui dovrai fare i conti anche con gli altri commenti. )
Per quanto riguarda la scrittura bene, funzionale alle immagini che volevi imprimere nel lettore. Il racconto scorre bene. Un unico appunto:


Nella frase segnata in rosso c'è una virgola superflua e la ripetizione di "droga", magari potresti far così "Quella nuova sostanza che trasforma i tuoi sentimenti, portandoti ad aggredire le persone a te più care."

rispondo a chi mi chiede perché ho messo nel racconto una droga inventata invece di parlare di un trafficante "generico". inventare una droga attualmente non esistente mi serviva per collocare il racconto di un pelino nel futuro, e giustificare così l'esistenza del programma di simulazione avanzato. il fatto che sia poi una droga dagli effetti così terribili serve a giustificare che il trafficante non dovesse essere ucciso ma necessariamente catturato vivo.

Buon lavoro, non c'è che dire. Se posso suggerire un punto debole, i vari scenari simulati appaiono troppo simili o cmq male organizzati, frutto senz'altro della natura live della scrittura. Dovessi riprenderlo, ti consiglio di riorganizzarli e renderli più caratterizzati gli uni dagli altri, pur nel rispetto delle necessarie minime differenze. Non ci vedo una grande attinenza con il tema, nel senso che se non lo conoscessi a priori faticherei tantissimo a identificarlo (e sai che per me questo è sempre un importante metro di valutazione per i contest a tema).

uella Piscu che bello ritrovarti!
come sempre trasportato nell'onda del "progresso", sia esso tecnologico o scientifico sulla tua capacità di scrittura, non sto nemmeno a disquisire, mi perdonerai, spero, ma non mi ci cimento visto che sarei io a chiedere parere a te però, 'sto giro la resa non mi ha coinvolta e colpita più di tanto, per diverse ragioni.
la prima è che tu sei riuscito a rendere un effetto narrativo attraverso un escamotage stilistico tecnico: mettere in apertura i comandi con i simbolismi. ora... io non amo molto queste cose, perché credo che la lingua italiana sia in grado di arrivare oltre qualsiasi tipo di maiuscolo, grassetto, e scelta stilistica che si discosti dalla pure e semplice narrativa. infatti, se non avessi usato questo sistema del tuo pezzo non si sarebbe capito granché e si sarebbero confusi di molto gli scenari che, tutto sommato, sono abbastanza simili tra loro. da qui la mia seconda perplessità, ma, forse, è più una mia mania... se io dovessi trovarmi di fronte a un simulatore e mi interrogassi su un fatto così delicato e enorme come la morte di una persona, ecco, non farei dei cambiamenti scena così di poca rilevanza, ma vedrei davvero scenari "diversi" e, soprattutto, agirei io per primo. Ricordiamoci che nel simulare si parte dal vantaggio di conoscere quello che potrebbe avvenire. Ma non è un sistema infallibile, infatti, mi sarei aspettata che l'uomo si fosse più affidato alla sua capacità di gestire la situazione che a una simulazione che infallibile non è e non lo sarà mai,per quanto approssimata potrà mai essere... uno schizzo umano non sarà mai indentificabile in modo infallibile da una macchina. oltretutto, qui si parla di persone che hanno scelto consapevolmente di poter rischiare ogni giorno la loro vita, sanno che il rischio è parte del contratto... e si fortificano in corsi e incontri psicologici e di comportamento per "addestrarsi"... quindi, o tu mi fai capire che tra il Minzo e Tori c'è un rapporto molto profondo oppure non capisco il perché Minzo, per quanto legato al collega potesse essere, si scervella così tanto per poi arrivare a dire nella rassegnazione che gli mancherà. perché è come se si dovesse lavare la coscienza nel cullarsi e bearsi che anche il suo superiore non sarebbe mai riuscito a salvargli la vita, in quello scenario... bah! è come martellarsi i maroni in un cassetto che si apre e si chiude per poi lasciarli dentro e buttare la chiave.
il punto che mi ha invece stra coinvolta e fatto rivalutare in parte il pezzo è il ribaltamento finale che, se analizzato dal punto di vista psicologico, delinea un fortissimo messaggio e insegnamento... anche riprovevole, se vogliamo, visto quello che ti ho scritto prima, maaa... sicuro s'impatto e che dona modo di riflettere.
ciao ciao caro, alla prossima. e complimenti

beh, non vedo cosa ci sia di "sospetto" in questo. certo che sono addestrati e sanno di rischiare la vita, ma questo non implica che non debbano soffrire per la morte di un collega (e presumibilmente amico). non c'è nessuno scopo segreto nella ricerca della scappatoia, solo il desiderio di cercare una conferma e riempire un vuoto che ritengo sia del tutto umano e comprensibile!

questo è lecito e credo incontrovertibile, se basato su qualsiasi persona che abbia almeno un po' di cuore, ma nel tuo pezzo non l'hai reso a livello empatico-emozionale. cioè, è chiaro che per la morte di un collega o di un amico ci si possa sentire in dovere di cercare una conferma e riempire un vuoto, ma, in tutta onestà piscu, tu pensi che quelle quattro simulazioni possano arrivare a dare un senso a una morte? io, mi spiace non credo proprio. tanto più perché il protagonista non si mette in gioco in prima persona, ma vede quello che la persona morta avrebbe fatto al suo posto, come appunto un lavarsi la coscienza, più che un riempire un vuoto... tutto qui. sennò, scusa, avrebbe messo lui stesso lì a fare la simulazione per vedere se avrebbe potuto salvare la vita a Tori, non trovi? Ogni mente è diversa da un'altra... e il simulatore l'avrebbe tenuto in considerazione, almeno, da quello che dici... ma posso assolutamente non aver letto io il pezzo con occhio attento...o, semplicemente, ho una sensibilità, o una non-sensibilità diversa dalla tua

Ok, tutto molto sensato, riconosco che l'accenno alla nuova terribile droga è necessario all'economia del racconto. Quello che però mi aveva lasciata un po' perplessa era il modo in cui l'hai descritta. Avrei trovato più verosimile che il kanly provochi euforia, allucinazioni, straniamento dalla realtà, insomma, qualcosa che un consumatore possa ragionevolmente ricercare ma che poi tende a degenerare nel peggiore dei modi. Ripensandoci, però, può anche darsi che quella sia solo la descrizione che ne dà il poliziotto (minzo? tori? ho perso un attimo il filo... XD), che quindi non è tenuto a spiegarci perché la gente ricerchi una droga simile.

diciamo che ho dato per scontato la droga in sé provochi come effetto immediato piacere, gioia e assuefazione, e come effetto collaterale quel drammatico cambio di personalità. può sembrare assurdo che qualcuno voglia prenderla, ma d'altra parte attualmente c'è gente che assume sostanze devastanti pur sapendo gli effetti collaterali, come ad esempio quella droga succedanea della cocaina che si chiama krokodil, che a lungo andare ti consuma letteralmente la carne... non cercate i video su youtube, è meglio.