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Riabilitazione, di Viviana Tenga

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ilma197
view post Posted on 24/9/2013, 22:44




Con oggi inizia la fase finale della mia terapia. Da stasera, ricomincio a condurre una vita normale.
Laka, la psicologa che mi ha seguito durante questi lunghi mesi, è seduta di fronte a me, su una larga poltrona di pelle identica a quella che occupo io. Come sempre, ha un aspetto estremamente curato, i capelli neri a caschetto in perfetto ordine e un filo di trucco che mette in risalto l'azzurro dei suoi occhi. Il suo sorriso calmo mi aiuta a sentirmi a mio agio.
“Allora Strig” mi dice. “È arrivato il momento di dimostrare che questi mesi di lavoro sono serviti. Sei pronto?”
Annuisco, ma non mi sento affatto sicuro. Laka se ne deve accorgere, perché aggrotta un po' la fronte.
“Strig, io so che ricordi bene lo stato in cui ti eri ridotto. È una brutta storia che vuoi lasciarti alle spalle, vero?”
Deglutisco. Certo che ricordo. Quasi non mi reggevo in piedi ed ero completamente disidratato. E anche dopo che mi hanno portato in ospedale, per settimane ho cercato in tutti i modi di rifiutare il nutrimento.
“Non devo dimenticare” rispondo lentamente, ripetendo le parole che lei mi ha detto più volte. “Rimuovere non mi aiuterà. Quello che è successo fa parte di me e del mio passato, ma ora devo superarlo e ricominciare a nutrirmi autonomamente.”
Laka annuisce.
“C'è qualcuno che ti accompagna al varco questa sera?”
“Mia sorella. Dice che non si fida a lasciarmi andare da solo. Credo che abbia paura che faccia qualcosa di sciocco, tipo rimanere dall'altra parte fino all'alba.”
“Tu non vuoi fare qualcosa di sciocco, vero Strig?”
“No, certo che no. Non più. Solo...”
La voce mi trema un po'.
“Cosa c'è Strig?”
L'immagine della ragazzina appare nitida alla mia mente, i suoi occhi sbarrati dal terrore, le mani che stringono compulsivamente la coperta con cui cerca di farsi scudo...
“Imbecille!” mi dice mio padre poco dopo che mi hanno ricoverato.“Possibile che voi giovani siate diventati incapaci di compiere un atto naturale come nutrirsi? Credi che a me non sia mai capitato, che qualcuno si svegliasse? Cos'è, una specie di nuova moda, questa di rimanere traumatizzati e andare in terapia?”
“Papà, smettila!” dice mia sorella.
“Smettila di cosa? Stiamo parlando di cibo, tuo fratello si rifiuta di assumere cibo perché... Oh, mi venga un colpo se l'ho capito il perché...”

“Strig!”
La voce di Laka mi riporta al presente.
“Io...” balbetto. “Laka, cosa faccio se mi succede di nuovo?”
“Calma Strig, ne abbiamo già parlato. Oggi non ricominci dagli umani. Cominci con qualche animale, capre, mucche, quello che vuoi ma non umani, non sei ancora pronto.”
Annuisco.
“Penso che ricomincerò dalle capre. Il sangue di mucca l'ho sempre trovato disgustoso. Quello di capra non è squisito, ma si lascia succhiare...”
“Sì, anch'io preferisco le capre alle mucche. Ovviamente, questo per una, massimo due settimane, poi dovrai ricominciare anche con quello umano, il tuo organismo ne ha bisogno, non puoi andare avanti tutta la vita a forza di integratori...”
“Sì, ma se poi mi succede di nuovo che qualcuno si svegli?”
“Riuscirai ad accettarlo come un fatto spiacevole ma normale. È su questo che abbiamo lavorato, no? Gli umani sono l'anello della catena alimentare che sta sotto di noi. Ci cibiamo del loro sangue perché questa è la nostra natura e di quello ha bisogno il nostro organismo.”
“Sì, ma...”
“Di aspetto sono così simili a noi vampiri, lo so. Ne abbiamo già parlato. È normale che tu ora sia nervoso e abbia una piccola regressione, ma vedrai che andrà tutto bene.”
Laka lancia un'occhiata al grosso orologio appeso alla parete.
“Su, oltre il varco il sole dovrebbe star per tramontare. Io stessa devo passare un attimo da casa prima di andare, e immagino che tua sorella ti stia aspettando. Ci vediamo domani alla solita ora per parlare di come è andata, d'accordo?”
Annuisco e mi alzo. Sono stato malato, ma il mio percorso di riabilitazione è quasi giunto al termine, presto sarò in grado di tornare a succhiare sangue umano. Stasera, però, ricomincio dalle capre.
 
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Olorin
view post Posted on 26/9/2013, 15:10




Un racconto davvero ben eseguito. C’è ritmo, c’è il cameo del ricordo che accende il punto di domanda nella testa del lettore, cui segue l’incedere della risposta, centellinato con invidiabile controllo. L’equilibrio tra la parte horror e la sua mitigazione tramite l’aspetto in qualche modo comico del finale, è realizzato a mio parere benissimo.
 
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Angelo Frascella
view post Posted on 26/9/2013, 22:30




Racconto basato su un’ottima idea, ben scritto e dalla tempistica perfetta. Se avessi narrato la storia fingendo che fosse tutto normale e rivelando solo sul finale che i personaggi erano vampiri l’avrei detestato. Invece dopo l’inizio in cui sembra di aver a che fare con un tipo con problemi di alimentazione, già a metà i pezzi vanno al loro posto e si può apprezzare il “gioco” dell’autrice. Brava.
 
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simolimo
view post Posted on 27/9/2013, 14:25




ciao Ilma :) , e ben venuta a MC ^_^

il tuo pezzo è sicuramente molto interessante e anche ben scritto, però non mi ha colpita particolarmente... scusa, un po' per ovvia prevedibilità che, però, in questo caso ci sta tutta, un po' perché non mi piace che le storie scritte in prima persona siano un narrato così dettagliato dei pensieri. per intenderci, la frase di apertura, così come quella di chiusura io le leverei di tutto punto. Fai già vivere quei pensieri nei dialoghi del protagonista, che bisogno c'è di aggiungerle? a me hanno un po' rovinato il bel pezzo che sei riuscita a confezionare.
non originalissima la scelta di parlare di problemi alimentari traslando il tutto sul mondo dei vampiri che, di tutto punto, non sono poi dei veri vampiri, ma dei vampiri alla twilight geneticamente modificati :P ^_^ (non prendere a male queste parole, io li ho letti tutti... un po' pallosi, e ho visto i film... emmett me lo sarei volentieri trovata davanti, e non solo :shifty: ;) :lol: )
molto credibile e ben orchestrato il dialogo in studio e ottimo l'inserimento del flashback di pensieri del protagonista.
insomma, a livello generale il pezzo è assolutamente buono, ma non mi ha saputo coinvolgere molto quando, invece, mi sarebbe piaciuto sentire l'impotenza del protagonista, la sua difficoltà consapevole, ma incontrastabile... il sentirsi solo e non capito, il suo ribellarsi a una cosa che è e sarà sempre più forte di lui, anche della sua stessa vita... perché è così che si sente chi ha problemi di quel tipo... almeno, per quello che ho sempre ascoltato in terribili confessioni...... :cry:
però, ehi ilma! un bel brava non te lo leva nessuno! :D
ciao ciao e alla prossima.
prendi tutto come, ovvio, un parere altamente soggettivo e personale ^_^
 
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ilma197
view post Posted on 27/9/2013, 17:47




CITAZIONE (simolimo @ 27/9/2013, 15:25) 
ciao Ilma :) , e ben venuta a MC ^_^

In verità avevo già partecipato a luglio, ma con un racconto sicuramente meno riuscito, quindi se vuoi considera pure questo come primo :P
CITAZIONE
per intenderci, la frase di apertura, così come quella di chiusura io le leverei di tutto punto. Fai già vivere quei pensieri nei dialoghi del protagonista, che bisogno c'è di aggiungerle? a me hanno un po' rovinato il bel pezzo che sei riuscita a confezionare.

Hai perfettamente ragione. Quelle frasi le ho messe più che altro per sottolineare il tema del ricominciare, probabilmente avrei potuto farne a meno.
CITAZIONE
non originalissima la scelta di parlare di problemi alimentari traslando il tutto sul mondo dei vampiri che, di tutto punto, non sono poi dei veri vampiri, ma dei vampiri alla twilight geneticamente modificati :P ^_^

Confesso, quando mi è venuta l'idea la prima cosa che ho pensato è stata "no, però i vampiri tipo twillight no..." solo che poi non me ne venivano di migliori, così sono andata avanti su questa strada e tutto sommato alla fine sono piuttosto soddisfatta del risultato
CITAZIONE
mi sarebbe piaciuto sentire l'impotenza del protagonista, la sua difficoltà consapevole, ma incontrastabile... il sentirsi solo e non capito, il suo ribellarsi a una cosa che è e sarà sempre più forte di lui, anche della sua stessa vita... perché è così che si sente chi ha problemi di quel tipo... almeno, per quello che ho sempre ascoltato in terribili confessioni...... :cry:

Lo so, però il mio racconto voleva essere in qualche modo "positivo" (ehm... a seconda dei punti di vista...). Il protagonista ha avuto dei grossi problemi, si è sentito esattamente come dici tu, ma adesso è riuscito a superarli quasi del tutto.
Comunque, grazie per il commento :) (e grazie anche a olorin e angelo per i commenti così positivi che non mi hanno neanche lasciato niente da rispondere :) )
 
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misaki02
view post Posted on 28/9/2013, 16:27




Un racconto ben scritto che grazie a un ottimo ritmo serrato rende la lettura chiara e piacevole.
Interessante e simpatica l'idea costruita intorno i problemi alimentari del "singolare" protagonista (divertente che il tutto venga esplicitato attraverso il dialogo con la sua psicologa).
Non mi vengono in mente appunti da muoverti: la storia per la sua finalità, mi è piaciuta proprio così com'è!
A rileggerti!
 
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Peter7413
view post Posted on 30/9/2013, 22:13




Davvero un bel racconto, ben gestito, sempre al pelo come tensione narrativa, scritto molto bene, ottima forma. Non ho molto da aggiungere, brava.
 
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view post Posted on 1/10/2013, 09:57
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Martin Sileno

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Il racconto è scritto molto bene e risulta coerente fino alla fine. Bella l'ida di fondo e il suo sviluppo. unico dubbio è quel varco di cui parli. Non riesco a capire, sembra quasi che i protagonisti si trovino in un mondo parallelo al nostro e che siano costretti ad andare in un universo parallelo, non si capisce come, per nutrirsi. La mia domanda è: come hanno fatto a scoprire il varco? e di cosa si sono nutriti fino alla sua scoperta? Se hanno gli psicologi e gli ospedali, suppongo che si siano evoluti parallelamente a noi e quindi hanno un passato. Forse non ho capito io ma l'idea mi ricorda un pochino Fringe. In ogni caso un gran bel lavoro. Complimenti.

CITAZIONE
l'azzurro dei suoi occhi.

toglierei il possessivo.

CITAZIONE
Su, oltre il varco il sole dovrebbe star per tramontare.

frase confusa da rivedere.
 
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ilma197
view post Posted on 1/10/2013, 20:31




CITAZIONE (GDN76 @ 1/10/2013, 10:57) 
Il racconto è scritto molto bene e risulta coerente fino alla fine. Bella l'ida di fondo e il suo sviluppo. unico dubbio è quel varco di cui parli. Non riesco a capire, sembra quasi che i protagonisti si trovino in un mondo parallelo al nostro e che siano costretti ad andare in un universo parallelo, non si capisce come, per nutrirsi. La mia domanda è: come hanno fatto a scoprire il varco? e di cosa si sono nutriti fino alla sua scoperta? Se hanno gli psicologi e gli ospedali, suppongo che si siano evoluti parallelamente a noi e quindi hanno un passato.

Il varco l'ho pensato come una sorta di fenomeno naturale che da sempre mette in contatto i due mondi, e proprio per il fatto che non ci sia mai stato un prima il problema del protagonista non può che essere visto come un disturbo alimentare privo di qualsiasi implicazione morale. Dico "l'ho pensato" perché in realtà neanche nella mia testa la realtà parallela che ho accennato è riuscita a prendere una forma ben definita. Mentre scrivevo il racconto, mi sono venute un certo numero di idee abbastanza disparate per caratterizzare meglio il mondo dei vampiri, ma visti i limiti di tempo e caratteri alla fine ho preferito concentrarmi sulla storia e rimanere sul vago per quanto riguardava l'ambientazione.
 
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Callagan
view post Posted on 1/10/2013, 20:46




Ciao Ilma, allora in generale il tuo racconto non mi ha entusiasmato: è colpa del tema, i vampiri e il problema di coscienza del ragazzo. Ma, al di là di questo scrivi bene, il racconto si fa leggere con piacere fino alla fine e nei dialoghi approfondisci bene la psicologia del personaggio. In definitiva lo gestisci bene, il problema (per me=gusto personale) sono i vampiri. Sia chiaro, non sono contro i vampiri in toto, ma contro una banalizzazione/normalizzazione del tema.
Ad esempio, non pensi che i tuoi vampiri siano troppo umani? Al di là dello psicologo (dai questo mi è piaciuto, perché sott'intende l'idea di un mondo parallelo al nostro ed è molto intrigante), il fatto che il vampiro provi sentimenti umani (come la compassione) io l'avrei evitato in virtù dell'impossibilità per lui di vivere quello stato. (Lo so, sto divagando, ma trovo la discussione potenzialmente interessante.)
Al di là di tutto, brava!
 
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9 replies since 24/9/2013, 22:44   107 views
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