ciao raffaele
, piacere di incontrarti!
e buon anno
come ho fatto per Lucia e Beppe, visto che non ti ho mai incrociato, sono stata un po' più lunghetta, e pignolina
tutto nel più ossequioso rispetto di te e del tuo pezzo, ci mancherebbe!
eccoti il commento
, ma, prima, una sciocchezzuola:
-
non ci sono auto a condividere con la mia l’asfalto umido che si perde nel grigio indefinito del mondo intorno. >leverei senza troppo pensieri "con la mia"...inutile e spezza il bel ritmo che hai dato
- occhio alle ripetizioni, in meno di dieci frasi...:
Accelero, penso al prossimo incrocio....un uomo di mezza età accelera il suo passo....conosco il suono del suo cuore accelerato Accelero il passo, stringo i denti e ridola trama è semplice, ma il tuo periodare, se da un lato incanta, dall'altro, mi ha distratta dal focus. tipo:
La paura è una legge terribile, da queste parti, di questi tempi. Una legge spietata che non lascia eccezioni se non nelle schegge impazzite di umanità che fuggono dalla normalità, dalla consuetudine, dalla razionalità del quotidiano. Come me. > se la paura è una legge che non lascia eccezioni SE NON nelle schegge di umanità come è lui... beh... allora è un contro senso. il tuo protagonista e l'umanità (sentimento) non hanno nulla da spartirsi... è lui causa della paura di quelle strade... lui è la normalità, non l'eccezione d'umanità...
Lo chiamano “il chirurgo”, > attenzione
, non puoi parlare in terza, quando poi lasci che il tuo protagonista parli sempre in prima...
per via del fatto che tagli la gola delle sue vittime con un bisturi come quello che si usa nelle sale operatorie. Lo definiscono folle, disumano, spietato, meticoloso. > perdonami, ma meticoloso no. tagliasse una parte particolare di qualcosa sa tutte le sue vittime, ti direi ok, ma eticoloso... è fuori luogo
affogata in un mare pastoso che danza sgraziato con una lentezza irritante. > tanto è ottima la lentezza irritante, tanto non trovo coerente l'aggettivo "sgraziato"...la nebbia non è sgraziata per me... ovvio
quindi, riassumendo, posso dirti che il pezzo, a prescindere dalle cose che mi hanno deviata un pelo, mi è parecchio garbato. ho apprezzato molto la scrittura semplice, ma poetica... non tutte le immagini le ho trovate coerenti, un po' come se tu volessi essere suggestivo a tutti i costi (non è una critica, ma una considerazione, eh!
)
la trama va via liscia, ma cerca di mantenere il focus narrativo costante e coerente.
per il resto, non posso che farti i complimenti
: hai fuso vita di strada e psicosi in un unico quadro pieno di atmosfere noir, ma non splatter!
spero di rincontrare la tua penna, alla prossima
ciao ciao