ciao beppe, piacere di conoscerti
e buon anno
!
anche per te, come per lucia, il commento sarà più lungo perché non ti ho mai incrociato. spero prenderai ogni cosa scritta con molta sportività, in fondo, sono solo una persona con gusti e pensieri altamente soggettivi
a te il mio commento
a dire il vero non ho molte cose da dire
, ma, prima, le considerazioni stilistiche tecniche:
personalmente, avrei rivisitato un po' la punteggiatura (ti ho segnato solo le frasi scorrette, non quelle zoppicanti) e, poi, avrei usato la terza persona, in modo da rendere anche il protagonista vittima della sua stessa vendetta. invece, facendolo parlare gli dai un ruolo più ovattato dal suo essere anche vittima, dopo la vendetta a caldo
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Mi era bastato passarci davanti per spiare dalle finestre affumicate ad arte ciò che mi aveva causato un improvviso moto di vomito > per spiare dalle finestre affumicate ad arte è un inciso
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Ci cozzai contro con il piede. > leverei contro, cozzare implica già sbattere contro qualcosa
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Se urlai, non c’era nessuno che mi ascoltasse. > non sono sicura della bontà di questa coniugazione. credo sia più corretto: "se urlai, nessuno poté sentirmi"
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Sentii al tatto, più che vederla, una cassetta di ferro pesante. > più che a vederla... allora come puoi dire che era pesante? se passi le dita su una lastra spessa o meno spessa al buio, non credo si possa capire lo spessore... la superficie metallica è la medesima
...
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Lo sfiorai appena, senza chiave, e subito scattò. > il senza chiave è superfluo
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Al suo interno, un quadernetto per niente di speciale. > la preposizione "di" non ci va
epoi, scusa, ma mica è stra speciale quel quadernetto?? da come subito lo decrivi è più nero del nero stesso
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I diavoli s’incontrano agli incroci. ma... ormai non abbiamo tutte rotonde?
(è una battuta beppe...scusa! in realtà mi piace questa motivazione per il diario)
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Il mio problema, ora, erano quelle pagine nere, ancora più minacciose alla luce del giorno > perché la luce del giorno dev'essere minacciosa
?
passando alla parte di contenuto, invece, ti dico:
il pezzo scorre piacevole, la scrittura è semplice, frasi corte e senza subordinate, così come la trama, non è complicata e si srotola alla lettura come una pellicola che ha solo un verso di lettura, quello che tu vuoi imprimergli: bravo
quello che non mi è piaciuto troppo è l'aver inserito un elemento fantastico così repentinamente in una situazione estremamente concreta e reale. nel senso, troppo facile mettere un "classico diario" in cui gli intenti diventano realtà, trovato proprio in un crocevia
...se ne è visti troppi ovunque di questi escamotage: dalla letteratura, al cinema, passando per i manga
purtroppo, questa cosa fa soffrire il pezzo di "già visto", "già arrivato", "già immaginato"... ed è un peccato
perché la scrittura è davvero buona.
oltretutto, perdonami, ma il tema della nebbia c'entra un po' pochino, per me
...fosse stata una sera di pioggia torrenziale, sarebbe stato lo stesso.
mi spiace darti questo commento, soprattutto perché è la prima volta che ti incrocio (grazie a me, non nella nebbia
), ma il mio gusto STRETTAMENTE personale non mi porta ad apprezzare troppo il testo che, comunque, è ben fatto e molto piacevole alla lettura
ci rincontriamo alla prossima
, spero!
ciao ciao!