QUOTE (Olorin @ 22/1/2014, 19:32)
Questo brano sfrutta il carico emotivo già intrinseco all’argomento; l’acuisce attraverso un’ambientazione tetra e una sovrabbondanza morbosa dei dettagli più scabrosi, prediligendo a mio parere l’aspetto descrittivo a quello narrativo.
Spogliato dello sconvolgimento che la tragedia di un bambino suscita, il brano mi pare però piuttosto statico. Le immagini sono la storia.
Potevano essere un flash di ricordi che avesse investito la protagonista, oggi insospettabile impiegata delle poste, quando avesse visto sopraggiungere allo sportello un uomo di grossa statura, o detective nel momento in cui avesse a che fare con un caso di pedofilia.
Lasciato così a sé stesso, il racconto mi pare un quadro a tinte forti piuttosto che un film, una foto sconvolgente sospesa tra la fiaba di Hansel e Gretel e la cronaca nera.
se avessi seguito il tuo suggerimento, Marco, sarebbe stato tuo il pezzo, non mio...
grazie comunque del commento
, prima o poi scirverò qualcosa che non ti lasci rimesse d'apprezzamento. quindi... ho ancora bucato la trama??? eccheccapperi! ci rinuncio!
QUOTE (Piscu @ 22/1/2014, 21:33)
il racconto è sicuramente d'impatto. forte, visto il tema trattato in modo anche poco velato. niente da dire sulla trama, che è abbastanza chiara, piuttosto sull'attinenza al tema. c'è la nebbia, quella sì, ma manca "l'incrocio", a meno di non voler intendere in senso molto ampio l'incrocio tra l'uomo e la bambina... ma in questo caso avresti dovuto renderlo più chiaro. a livello di stile c'è qualche inceppo nella punteggiatura, e soprattutto a mio avviso qualche finezza di troppo, frasologie evocative che però non dicono nulla (per esempio: "un urlo che solo la pioggia più forte conosce").
il racconto non mi ha fatto dormire la notte... ahahah! sfidare me stessa è stato deleterio... ma, perdonami andrea... gli incroci nella nebbia c'erano, non solo per il brutto mostro, ma anche per gli incroci stessi che la nebbia faceva con se stessa in intrecci e spirali...
per le figure più "liriche" (per te "più pesanti") so che non apprezzi, ma non credo di averne abusato, ecco... quindi, credo ci possano stare e poi... la bambina non avendo mai sentito nullla... immedesima l'urlo con il tuono, che arriva con il temporale
grazie del commento
QUOTE (sgerwk @ 23/1/2014, 23:23)
Non sono sicuro di aver capito: esiste davvero una sorta di creatura sovrannaturale fatta di nebbia oppure è l'immaginazione della protagonista a farglielo immaginare? In generale mi è sembrato troppo vago, nonostante la forza del tema centrale e del modo in cui è introdotto, il racconto ha finito per non prendermi più di tanto.
ciao marco
tanto a me, spesso, piacciono i tuoi pezzi, tanto a te i miei fanno?? ...non lo dico, sono un signorina! beh, che dirti? se per te è stato vago, non posso farci nulla... per me, purtroppo, non è stato così... mi ha fatto molto male scriverlo, e affrontare certi miei blocchi, forse è perché ho dovuto un po' obbligarmi? boh...
beh, spero, prima o poi, di scrivere qualcosa che un briciolo ti garbi, sennò... amen!
QUOTE (LeggEri @ 23/1/2014, 23:24)
Ciao Simolimo, chiedo venia ma il racconto sono riuscita ad affrontarlo solo una volta. In genere, per produrre un commento degno di questo nome, devo rileggere almeno due/tre volte, ma in questo caso non lo farò perché mi sono impressionata sulla scena di violenza sulla bambina. Boh, forse sto invecchiando. E' un racconto scritto bene, pieno di poesia cattiva e dolorosa, con un finale che un po' mi sfugge (dovrei rileggere!) ma la cui comprensione lascio scappare volentieri, non vorrei turbarmi ancora di più. Porta pazienza. Ho capito che è bello, ma è una lettura che non fa per me in questo periodo...
... lo capisco... è stata una sfida anche per me
ma mi conosci, non ho molto da aggiungere
scusa per averti obbligata a una lettura del genere, sai che non capiterà spesso
grazie del commento...