Nero Cafè Forum

Serie di incroci, di "Marco Migliori"

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sgerwk
view post Posted on 15/1/2014, 00:03




— Ma sì, ti dico! — Luca indicò la strada dritta davanti a sé. — Era pazzo, ti dico. — Batté la mano sul volante, facendo piegare la macchina verso l'altra corsia.
   — Attento! — Strillò Emanuela.
   I fari dell'auto si spostarono dal campo di granturco di nuovo sulla strada. — Sì, be'...
   — Pensa a guidare.
   Luca scrollò la testa. — Ti dico che è così, comunque. Hai visto prima quel pezzo di strada a cerchio? Non era uno svincolo! Non c'erano entrate o uscite. È solo un cerchio e basta!
   Emanuela si sistemò i capelli mesciati. — Sarà.
   Luca la fissò gli occhi sbarrati che si richiusero subito a fessura. — Be'... Be'. — Un singhiozzo lo scosse. Un momento dopo, una zaffata riempì ancora più l'abitacolo di puzza di alcol. — Be'. Vedrai adesso. Una serie di incroci che non vanno da nessuna parte. Cioè, ci sono gli incroci, ma poi le strade... — La mano di Luca artigliò il ginocchio di Emanuela, coperto solo dalla calza a rete. — Dicono che vanno su altre dimensioni. Ma ci pensi? Le vedi di giorno, e sono solo pezzi di strada che finiscono subito.
   Emanuela sbuffò e spostò le gambe verso lo sportello, sottraendosi alla stretta, che non riuscì a seguirla. — Ma... — Si girò verso Luca. — La strada!
   Luca si voltò di scatto in avanti. La macchina sbandò sgommando per poi tornare dritta.
   — Eh, eh. — Luca annuì. — Paura, eh?
   Emanuela sbuffò una parola di cui solo il finale "one" si sentì.
   — Sì, sarà. — Luca alzò le spalle. — Vedrai adesso. Guarda quel banco di nebbia, c'è solo vicino agli incroci dell'ingegnere pazzo. È perché le altre strade in realtà sono di altre dimensioni, e in certe c'è sempre nebbia. Bisogna stare attenti, perché...
   La macchina entrò nel banco compatto di nebbia.
   — Luca! — La voce di Emanuela passò in due sillabe dall'ira al terrore. — Non si vede niente! Rallenta!
   — Paura, eh? — Luca rise.
   Nemmeno il cofano dell'auto si vedeva più.
   Emanuela spinse con i piedi e portò le braccia avanti.
   Luca alzò la mano e accese la luce interna. — Vediamo che faccia fai, quando incontreremo quelli delle altre...
   La nebbia si diradò appena il tempo di vedere la macchina che veniva da destra. La luce interna accesa, gli occhi di Luca sbarrati e il viso di Emanuela coperto dalle braccia.
   
   

*   *   *


   Asdrubale scese dal carro attrezzi e guardò l'auto. — Qui minimo ci sono duemila euro di carrozzeria. — Si girò verso il figlio, che stava facendo il giro davanti al cofano. — Sempre che la macchina si riesca a salvare, sennò ci tocca metterla, con le altre.
   Il piazzale sterrato illuminato dal sole era stretto fra le colonne di relitti di auto.
   — No, speriamo di no. Meglio duemila euro di carrozzeria che aspettare anni per venderla pezzo per pezzo.
   — Poi c'è anche il camion. — Il figlio si grattò la testa con il barilotto che teneva in mano. — Senza contare il camion... Pensa che botto deve aver fatto, con tutti quegli specchi.
   Asdrubale gli strappò il barilotto dalla mano e lo schiaffeggiò con forza alla nuca. — Ma che fai, imbecille? — Gli sbatté il contenitore contro il petto. — Fa' sparire il ghiaccio secco,
adesso!
 
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Beppe Roncari
view post Posted on 16/1/2014, 17:29




Meriti punti extra ideali da parte mia per aver usato il nome "Asdrubale". Carina l'idea del ghiaccio secco per creare la nebbia architettato dai carrozzieri ma... che cosa c'entra il mito dell'ingegnere pazzo? Come avrebbe mai potuto nascere una simile mitologia dal resto della storia?
Insomma, mi sembra un po' un ingannare il lettore, no?
 
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simolimo
view post Posted on 16/1/2014, 23:14




ciao marco, piacere rincontrarti ^_^
non mi perdo in convenevoli... ma, prima, buon anno :)

— Attento! — Strillò Emanuela. >credo non sia necessaria la maiuscola per strillò
Luca la fissò gli occhi sbarrati che si richiusero subito a fessura. > manca la virgola dopo "la fissò"

— Luca! — La voce di Emanuela passò in due sillabe dall'ira al terrore. > bellissima!

— Sempre che la macchina si riesca a salvare, sennò ci tocca metterla, con le altre. > dopo "metterla" leverei la virgola e, per mantenere la pausa, opterei per i tre puntini di sospensione

a livello di contenuto, il pezzo è un po' sbilanciato, a mio avviso. scrivi una prima parte che, per quanto ben fatta e caratterizzante, occupa praticamente tutto il racconto... lasciando alla fin della fiera solo le ultime righe di ribaltamento. in poche parole assistiamo a uno sketch di dialogo tra i due fidanzati sballati d'alcol, e magari d'altro :P , e poi scopriamo che la manomissione dell'asfalto da parte di un padre e figlio porta a incidenti da cui loro ci guadagneranno dalla rivendita di pezzi o auto... ahahah! una bella beffa che, sicuro, non ci si può aspettare. però, però non mi ha conquistata. come detto prima ho trovato il racconto sbilanciato, troppo.

mi sei piaciuto molto più altre volte, ma la tua capacità di scrittore è inattaccabile :)

ciao ciao, alla prossima! ^_^
 
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Callagan
view post Posted on 19/1/2014, 19:10




Ciao Marco; una buona prova la tua, ho avuto modo di apprezzare il tuo racconto. Sebbene la storia non mi abbia entusiasmato (fatto soggettivo), è resa bene in tutte le sue parti. Ho letto vari commenti che criticano i riferimenti non spiegati del protagonista (come l'incrocio dell'ingegnere pazzo); io invece non ho provato fastidio, per il semplice fatto che ho catalogato il tutto come vaneggi di un ubriaco. Non so se questo fosse il tuo intento, ma io l'ho letto così. Ben gestita a mio parere anche la conclusione, con il colpo di scena che strappa un malefico sorriso. Il testo è ben scritto, a parte qualche incertezza con le virgole che già ti han fatto notare.
Alla prossima! :)
 
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misaki02
view post Posted on 20/1/2014, 18:31




Il racconto è scritto bene soprattutto nella risoluzione dei dialoghi. La trama invece mi ha lasciata un pò perplessa. Nella prima parte pensavo che il protagonista immaginasse tutto per via dell'alcool ingerito. Nella seconda parte invece è arrivata la spiegazione/rivelazione: un uomo e suo figlio hanno ideato un piano strategico per creare incidenti stradali in modo da poterci guadagnare su. L'idea è carina nell'insieme, anche divertente, ma è realisticamente improbabile. Possibile che nessuno si accorga di tutto questo?
 
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Raffaele Marra
view post Posted on 21/1/2014, 23:10




Una storia molto particolare, un finale a sorpresa che non convince pienamente ma che comunque dimostra un coraggio e una originalità che, a mio parere, rappresentano le caratteristiche migliori dell’intero racconto. Per il resto, ci sarebbe bisogno di qualche rigo in più per spiegare alcuni dettagli della trama, per rendere un po’ più credibile la storia.
 
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Olorin
view post Posted on 22/1/2014, 14:02




L’idea per cui alla fine la nebbia sia il trucco di uno sfasciacarrozze per incrementare il volume di affari, sinceramente non mi ha entusiasmato. L’atmosfera creata nell’antefatto andava nella direzione del mistero, del paranormale/soprannaturale/fantascientifico, invece di colpo ci catapulti nell’escamotage di due scappati di casa che commerciano in macchine rappezzate e pezzi di ricambio.
Diciamo che questo crollo del pathos poteva forse essere sostenuto da un cambio radicale di tipologia di racconto, da drammatico a comico o a grottesco, ma il finale che hai selezionato è proprio una spiegazione nuda e cruda del travisamento del fenomeno fisico.
 
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6 replies since 15/1/2014, 00:03   112 views
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