Nero Cafè Forum

Incroci pericolosi, di Daniele Picciuti

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Daniele Picciuti
view post Posted on 15/1/2014, 00:03




«Sei sicuro che è di qua?»
Aldo scruta attraverso gli strati di nebbia come un falco strabico.
«Certo, ci sono stato altre volte».
La ragazza si passa una mano dietro la testa e riassetta la cascata di capelli neri, lasciandola scivolare tra le dita e il collo, fin sopra la scollatura.
Aldo fatica a non inchiodare gli occhi nell’incavo tra i seni. Giù, nelle parti basse, i suoi ormoni stanno issando la sua mascolinità come schiavi egizi frustati a sangue.
«Altre volte?»
Aldo la guarda di sottecchi. Le gambe, lì vicino al cambio, si allargano leggermente, mettendo in tensione la minigonna.
L’auto procede nella bruma come un animale ferito, brancolando verso il nulla.
Poi, a un tratto appare. Il bivio. Da una parte la statale, dall’altra un cartello con su scritto “Terrazza degli innamorati”.
«Ci siamo!»
«Dimmi, quali altre volte ci saresti venuto?» Isabella torna all’attacco, con quel suo tono insinuante.
«Beh, non sei certo la mia prima ragazza» ribatte Aldo, con un ghigno insolente, mentre fa manovra sull’erba, accostandosi tra due alberi. Con il bel tempo, il panorama sulla città da lì è magnifico, peccato non ne possano godere stasera. Con disinvoltura fruga sotto il sedile, alla ricerca di ciò che renderà quella serata speciale.
«Ah no?»
Il tono gelido di lei lo sorprende, ma non basta a fermare la sua mano. Fa scattare il serramanico e punta la lama dritto alla gola della ragazza.
«No!» quasi grida Aldo, infervorato.
Isabella lancia un urlo, poi si immobilizza. Negli occhi, un nero profondo fatto di emozioni insondabili.
«Che vuoi fare?»
«Ho sempre desiderato possedere una donna con la forza» le confida, facendo scivolare la lama tra i seni e poi giù, verso la gonna. Lei non fiata e Aldo imprime forza al coltello, penetrando nella stoffa con facilità, poi un colpo secco, a strappare tutto.
Le due gambe sono nude adesso, in mezzo dà sfoggio di sé un tanga rosso.
«Anche tu non avevi buone intenzioni, vedo» mormora lui, eccitato.
Isabella annuisce leggermente. Fa scorrere le dita sulla mano di lui, quella disarmata, quindi avvicina le dita alle sue parti intime. «Fammi godere» gli sussurra.
Aldo è spiazzato. Un sorriso sinistro si fa largo sulla sua faccia sudata. Ha voglia di sentire la carne umida di lei sotto le dita, prima di entrarle dentro con la lama. Così s’insinua nelle grandi labbra, entra in quel luogo caldo, mentre con la lama punge la pelle dell’interno coscia fino a stillare una goccia di sangue. L’eccitazione cresce. Non sa fin dove arriverà, ma ha preso in considerazione tutte le opzioni, anche ucciderla se necessario. Nessuno sa del loro incontro, Aldo è stato attento.
A un tratto un rumore come di cesoie lo scuote, per un attimo i sensi si azzerano, poi stilettate di dolore gli sferzano le dita, la mano e anche il cervello. Ritrae il braccio, urlando, ma non gli restano che due falangi intatte, il mignolo e il pollice, le altre tre sono state mozzate via e buttano sangue a più non posso.
«Ma che cazzo…» fissa Isabella inorridito, dimenticando il coltello stretto nell’altra mano. La giovane sorride, ma i suoi denti sono affilati, gli occhi gialli. E qualcosa, lì, tra le cosce, continua a stridere, come metallo su metallo.
«Lo ammetto» e il suo sorriso diviene immenso, mentre tutto si annebbia «neanche io avevo buone intenzioni».
 
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Beppe Roncari
view post Posted on 16/1/2014, 17:30




"i suoi ormoni stanno issando la sua mascolinità come schiavi egizi frustati a sangue." Davvero ti pare che sia un'immagine di piacere e velocità? Gli schiavi egizi, anche se frustati a sangue, sarebbero comunque penosamente lenti, no?
Carino il capovolgimento finale preda-carnefice.
Una nota sulla punteggiatura che vale anche per il racconto di Olorin: dopo e in mezzo un discorso diretto non si possono omettere le virgole, i punti e le iniziali maiuscole. Per esempio non "«Anche tu non avevi buone intenzioni, vedo» mormora lui, eccitato." ma "«Anche tu non avevi buone intenzioni, vedo.» Mormora lui, eccitato." oppure "«Anche tu non avevi buone intenzioni, vedo», mormora lui, eccitato."
Diverse case editrici hanno diverse regole di fino, al riguardo, ma si può omettere solo la duplicazione dei punti dopo la chiusura delle virgolette se c'è un punto fisso, un punto di domanda, un punto esclamativo e un tre punti di sospensione già all'interno delle virgolette. Ma per alcuni è anche accettabile o addirittura richiesto avere: punto, chiusa virgoletta, altro punto. In ogni caso non può mancare un punto di chiusa, almeno alla fine del testo fra virgolette.
 
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Daniele Picciuti
view post Posted on 16/1/2014, 17:53




CITAZIONE (Beppe Roncari @ 16/1/2014, 17:30) 
"i suoi ormoni stanno issando la sua mascolinità come schiavi egizi frustati a sangue." Davvero ti pare che sia un'immagine di piacere e velocità? Gli schiavi egizi, anche se frustati a sangue, sarebbero comunque penosamente lenti, no?
Carino il capovolgimento finale preda-carnefice.
Una nota sulla punteggiatura che vale anche per il racconto di Olorin: dopo e in mezzo un discorso diretto non si possono omettere le virgole, i punti e le iniziali maiuscole. Per esempio non "«Anche tu non avevi buone intenzioni, vedo» mormora lui, eccitato." ma "«Anche tu non avevi buone intenzioni, vedo.» Mormora lui, eccitato." oppure "«Anche tu non avevi buone intenzioni, vedo», mormora lui, eccitato."
Diverse case editrici hanno diverse regole di fino, al riguardo, ma si può omettere solo la duplicazione dei punti dopo la chiusura delle virgolette se c'è un punto fisso, un punto di domanda, un punto esclamativo e un tre punti di sospensione già all'interno delle virgolette. Ma per alcuni è anche accettabile o addirittura richiesto avere: punto, chiusa virgoletta, altro punto. In ogni caso non può mancare un punto di chiusa, almeno alla fine del testo fra virgolette.

In realtà non è così. C'è soluzione di continuità tra il parlato e l'intercalare. Nell'esempio da te portato, in particolare è evidente. Non puoi mettere un punto laddove la frase continua. Quanto alle virgole, è una scelta editoriale ben precisa - quella di Nero Press, che ho messo in pratica qui - quella di non inserire virgole laddove già i segni di dialogo servono allo scopo di spezzare i periodi.
 
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Laura Platamone
view post Posted on 16/1/2014, 18:02




CITAZIONE (Beppe Roncari @ 16/1/2014, 17:30) 
Una nota sulla punteggiatura che vale anche per il racconto di Olorin: dopo e in mezzo un discorso diretto non si possono omettere le virgole, i punti e le iniziali maiuscole. Per esempio non "«Anche tu non avevi buone intenzioni, vedo» mormora lui, eccitato." ma "«Anche tu non avevi buone intenzioni, vedo.» Mormora lui, eccitato." oppure "«Anche tu non avevi buone intenzioni, vedo», mormora lui, eccitato."
Diverse case editrici hanno diverse regole di fino, al riguardo, ma si può omettere solo la duplicazione dei punti dopo la chiusura delle virgolette se c'è un punto fisso, un punto di domanda, un punto esclamativo e un tre punti di sospensione già all'interno delle virgolette. Ma per alcuni è anche accettabile o addirittura richiesto avere: punto, chiusa virgoletta, altro punto. In ogni caso non può mancare un punto di chiusa, almeno alla fine del testo fra virgolette.

Sono un editor e sono contro l'abuso della punteggiatura. Quindi trovo esatta la forma usata da Daniele. Sulla punteggiatura nei dialoghi, poi, esistono filosofie diverse. La correttezza dell'una non è sintomo di errore dell'altra. Come in tante altre cose valgono il gusto personale, la gamma di criteri adottata e altri fattori che non sto qui a dire. Al riguardo trovo interessante la lettura della seguente analisi sulla punteggiatura in varie case editrici italiane: http://www.oblique.it/images/formazione/di...oghi_scheda.pdf
 
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simolimo
view post Posted on 16/1/2014, 23:11




ciao daniele :) ben ritrovato. e pure buon anno ^_^
i tuoi pezzi sono sempre al limite dell'horror, per me :unsure:

- Giù, nelle parti basse, i suoi ormoni stanno issando la sua mascolinità come schiavi egizi frustati a sangue. > ahahah, perdonami, ma immaginarmi un pene che si "erige" con tanta fatica... mi ha fatta morire dal ridere... :D in genere, un uomo eccitato non ci sta tanto.
- in mezzo dà sfoggio di sé un tanga rosso. > da donna, trovo sia più sfacciato un perizoma, vista l'affermazione di dopo... :P

- L’eccitazione cresce. Non sa fin dove arriverà, ma ha preso in considerazione tutte le opzioni, anche ucciderla se necessario. Nessuno sa del loro incontro, Aldo è stato attento. > tu giochi sul fatto del voler possedere una donna con la violenza, con la forza... giusto? allora io ti chiedo: come può un uomo con un desiderio del genere mantenere alta l'eccitazione se la controparte è più vogliosa e ben disposta di lui?? il presupposto dell'eccitazione malsana decade. lui non potrà mai "sfamarsi" della paura negli occhi della preda, non potrà riempirsi orecchie e petto di gemiti e singhiozzi impauriti... non so, per me non è possibile. un po' come un qualsiasi gioco in cui desideri e aspettative e condizioni non vengono soddisfatti :( ... un uomo che vuole abusare con la forza di una donna è un cazzo di demone che più vede fragilità, impotenza e spavento, più si eccita... ma, in caso contrario... si arrabbia :cry: , vedendo scemare l'eccitazione.

- Ritrae il braccio, urlando, ma non gli restano che due falangi intatte, il mignolo e il pollice, le altre tre sono state mozzate via > credo che non sia necessario specificare quali dita sono state risparmiate, hai ben reso prima cosa lui stesse facendo :D

in conclusione, il pezzo è sicuramente ben scritto nella forma, ma nel contenuto non mi ha convinta per le ragioni di cui sopra. e poi, ma qui entra il mero gusto personale, racconti di questo genere mi hanno un po' stufata... tutto qui ^_^ è un limite mio, non di certo delle tue capacità :)

cmq, sempre un gran piacere vedere il tuo nome tra i partecipanti :D

ciao ciao e alla prossima! :)
 
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Daniele Picciuti
view post Posted on 17/1/2014, 09:39




CITAZIONE (simolimo @ 16/1/2014, 23:11) 
ciao daniele :) ben ritrovato. e pure buon anno ^_^
i tuoi pezzi sono sempre al limite dell'horror, per me :unsure:

- Giù, nelle parti basse, i suoi ormoni stanno issando la sua mascolinità come schiavi egizi frustati a sangue. > ahahah, perdonami, ma immaginarmi un pene che si "erige" con tanta fatica... mi ha fatta morire dal ridere... :D in genere, un uomo eccitato non ci sta tanto.

Allora, vedo che questa frase non è stata digerita molto, vado a spiegare. Era nelle mie intenzioni che Aldo stesse improvvisando - nonostante abbia pianificato - ciò che sta per fare. In pratica è alla sua prima volta e in qualche modo il tutto sia pur eccitante è anche difficile da portare avanti. Quindi è come se si obbligasse ad eccitarsi. A farlo.

CITAZIONE
- L’eccitazione cresce. Non sa fin dove arriverà, ma ha preso in considerazione tutte le opzioni, anche ucciderla se necessario. Nessuno sa del loro incontro, Aldo è stato attento. > tu giochi sul fatto del voler possedere una donna con la violenza, con la forza... giusto? allora io ti chiedo: come può un uomo con un desiderio del genere mantenere alta l'eccitazione se la controparte è più vogliosa e ben disposta di lui?? il presupposto dell'eccitazione malsana decade. lui non potrà mai "sfamarsi" della paura negli occhi della preda, non potrà riempirsi orecchie e petto di gemiti e singhiozzi impauriti... non so, per me non è possibile. un po' come un qualsiasi gioco in cui desideri e aspettative e condizioni non vengono soddisfatti :( ... un uomo che vuole abusare con la forza di una donna è un cazzo di demone che più vede fragilità, impotenza e spavento, più si eccita... ma, in caso contrario... si arrabbia :cry: , vedendo scemare l'eccitazione.

come detto prima, è alla sua prima volta. Il fatto stesso di dire alla "vittima" che vuole perenderla con la forza, dovrebbe far capire che non l'ha mai fatto prima. Il fatto di non sapere a che punto arriverà, che potrebbe anche ucciderla, ma non ne è sicuro. Tutto per dipingere il quadro di un uomo che sta sperimentando. Il fatto che lei ci stia, quindi, in parte lo solleva dal peso di ciò che sta per fare.

Questo è quanto. Buon anno anche a te! :D
 
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Callagan
view post Posted on 20/1/2014, 00:14




Commentare il capo dei capi è il massimo, ciao Daniele :)
CITAZIONE
«Dimmi, quali altre volte ci saresti venuto?» Isabella torna all’attacco, con quel suo tono insinuante.
«Beh, non sei certo la mia prima ragazza» ribatte Aldo, con un ghigno insolente

Ebbene sì, ho letto anche gli altri commenti prima di commentare... per questo ti dico che dal passaggio che ti ho citato io avevo inteso che per Aldo non fosse la prima volta. E il fatto di non sapere fino a dove arriverà l'avevo invece inquadrato nel fatto che la ragazza si comporta in modo "strano"... insomma: non urla di terrore.
Ma siccome penso che il lettore ha sempre ragione, vuol dire che ho ragione io! :P
Allora metto le mani avanti e dico subito che la storia in sé e per sé non mi è piaciuta, ma è un fatto di gusti. E' una storia un po' grottesca che non ha fatto vibrare le mie emozioni.
Ma andando oltre e entrando maggiormente nel merito del racconto posso farti i complimenti. Il racconto si lascia leggere molto bene, il ritmo è ottimo e la scrittura originale (di quell'originalità che riesce a non sconfinare nell'esagerazione). Infatti la similitudine con gli schiavi egizi, seppur apparentemente estrema e (per alcuni) fuori luogo, a me è piaciuta. Ok non gli ho dato il senso che ho visto gli hai dato poi tu, ma ha generato comunque un'idea precisa nella mia testa: Aldo tenta invano di frenare, di rallentare, l'eccitazione... come se volesse prender tempo: sforzo inutile. Insomma, pur nella sua esoticità, questo paragone non estranea dal racconto: un punto a tuo favore.
In definitiva, sebbene non abbia trovato il racconto originalissimo, la resa è di elevata qualità.
A rileggerti presto! :)
 
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Daniele Picciuti
view post Posted on 20/1/2014, 15:31




CITAZIONE (Callagan @ 20/1/2014, 00:14) 
Commentare il capo dei capi è il massimo, ciao Daniele :)
CITAZIONE
«Dimmi, quali altre volte ci saresti venuto?» Isabella torna all’attacco, con quel suo tono insinuante.
«Beh, non sei certo la mia prima ragazza» ribatte Aldo, con un ghigno insolente

Ebbene sì, ho letto anche gli altri commenti prima di commentare... per questo ti dico che dal passaggio che ti ho citato io avevo inteso che per Aldo non fosse la prima volta.

Non è la prima volta che porta in quel posto una ragazza, in quanto luogo in cui gli innamorati si appartano. Ma è la prima volta che pensa di agire in modo "diverso".

Per il resto, grazie del commento. :)
 
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Raffaele Marra
view post Posted on 21/1/2014, 23:09




La trama mi ha ricordato altre storie shock in cui sessualità e orrore si mischiano in una visione splatter in cui la grande “F”, da preda si tramuta in famelica predatrice. La tua versione è scritta non male, anche se, devo dire, il comportamento del maschio è piuttosto irritante, al punto che il finale shock, in realtà, assume un sapore quasi catartico. Aggiungo che, a livello formale, andrebbero decisamente rivisti alcuni passaggi.
 
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Olorin
view post Posted on 22/1/2014, 14:03




L’incipit l’ho travato poco convincente. Ci sono quelle tre similitudini una dietro l’altra un po’ allarmanti e poi il passaggio tra il ‘beh, non sei certo la mia prima ragazza’ e la risposta ‘ah no?’ è così lungo e denso argomenti, che quel ‘ah no?’ ho faticato a contestualizzarlo.
Successivamente il racconto è più agile anche se ci sono dei passaggi su cui ho inciampato, tipo:

CITAZIONE
Fa scorrere le dita sulla mano di lui, quella disarmata, quindi avvicina le dita alle sue parti intime

Forse sarebbe stato più chiaro così ‘il suo tocco scorre sulla mano di lui, quella disarmata, quindi ne avvicina le dita alle sue parti intime’.
Anche qui
CITAZIONE
… poi stilettate di dolore gli sferzano le dita, la mano e anche il cervello. Ritrae il braccio…

‘… poi stilettate di dolore gli trafiggono le dita e anche il cervello. Ritrae la mano…’

La storia in sé non mi ha entusiasmato, ma comprendo anche che rientri in una specifica categoria di racconti.
 
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view post Posted on 23/1/2014, 23:13
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Ciao Daniele, ho trovato divertenti le immagini che hai usato ( dal falco strabico all'erezione egizia), ho pensato conferissero una nota fortemente ironica a un contesto potenzialmente drammatico. La scrittura è sicura e piacevole. La virata sul grottesco mi ha invece un po' spiazzata, al di là del discorso "preda che mi diventa carnefice", tutto mi è parso ridursi alla leggenda metropolitana adolescenziale della vagina dentata e al gioco di parole sulle intenzioni. Insomma, mi è piaciuto lo stile, meno la trama.
 
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Daniele Picciuti
view post Posted on 24/1/2014, 11:47




CITAZIONE (Raffaele Marra @ 21/1/2014, 23:09) 
il comportamento del maschio è piuttosto irritante, al punto che il finale shock, in realtà, assume un sapore quasi catartico.

E così doveva essere. :D

CITAZIONE (Olorin @ 22/1/2014, 14:03) 
Successivamente il racconto è più agile anche se ci sono dei passaggi su cui ho inciampato, tipo:

CITAZIONE
Fa scorrere le dita sulla mano di lui, quella disarmata, quindi avvicina le dita alle sue parti intime

Forse sarebbe stato più chiaro così ‘il suo tocco scorre sulla mano di lui, quella disarmata, quindi ne avvicina le dita alle sue parti intime’.
Anche qui
CITAZIONE
… poi stilettate di dolore gli sferzano le dita, la mano e anche il cervello. Ritrae il braccio…

‘… poi stilettate di dolore gli trafiggono le dita e anche il cervello. Ritrae la mano…’

Questo abbozzo di editing incide sullo stile e non sulla forma, dunque non ha molto senso farlo. Sullo stile dell'autore non si interviene, di norma. ;)

CITAZIONE (LeggEri @ 23/1/2014, 23:13) 
Ciao Daniele, ho trovato divertenti le immagini che hai usato ( dal falco strabico all'erezione egizia), ho pensato conferissero una nota fortemente ironica a un contesto potenzialmente drammatico.

Era infatti mia intenzione farlo, sì. ^_^
 
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11 replies since 15/1/2014, 00:03   149 views
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