Grazie a entrambi (simo e L'inqui) per il commento e le osservazioni. Non mi ero proprio posto il problema del "cosa capisce uno che non ha letto Moby Dick"? D'altra parte l'ho buttato lì di getto (tuttavia m'è venuto meglio ci altri racconti dove ho ragionato per tre ore
a parte ripetizioni e caratteri in libertà nel finale). Forse ho dato per scontato che l'unico pubblico che avrebbe letto il racconto fosse composto di scrittori (che immagino tutti conoscano Melville, altrimenti che hanno letto nella loro vita?)
Invece, come avete detto, è meglio non dar nulla per scontato. Nel caso, spero di suscitare in chi non l'avesse letto, almeno un po' di curiosità per "Moby Dick".
Mi era capitata una cosa simile con Sherlock Holmes, che avevo scomodato parecchie edizioni fa. Con così pochi caratteri mi viene spontaneo attingere ad atmosfere già pronte per non perdere paragrafi a crearne una. Invidio chi invece riesce a farlo (molti ci sono riusciti egregiamente in questa edizione).
@simo: Sono consapevole che, inghiottendo un uomo con la peste, a un capodoglio non succede nulla, però mi sembrava un'idea carina e poi... il povero Ismaele potrebbe sempre essegli andato di traverso