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Magico Gel Sidney, di Angelo Frascella

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Angelo Frascella
view post Posted on 17/3/2014, 23:43




“Perché non me lo compri, mamma?”
Il commesso del Sidney Store, con le orecchie di Rattolino in testa, si precipitò in soccorso della bambina: “Signora, non mi dica che non si fida del Magico Gel?”
“Non si possono alterare le percezioni di un cervello in formazione e illudersi di non provocare danni.”
“Si figuri. Pensi a quanto avremmo da perdere se un solo bambino stesse male.”
Lia fece, con la mano, il gesto di scacciare la mosca.
“I vecchi film Sidney” continuò lui, “abituavano i bambini a subire l’immaginazione altrui. Il Gel restituisce loro la fantasia.”
Lia sbuffò e prese in braccio la figlia, che iniziò a piangere.
Il commesso si avvicinò a Lia: “Gliene metto una dose in tasca. Lo provi lei, per prima. Ne sarà contenta.”
Lia uscì dal negozio. Appena avesse avuto le mani libere, avrebbe buttato via quello schifo.

Lia prese lo spolverino dal mucchio della roba sporca: non le piaceva più, ma, per comprarne uno nuovo avrebbe dovuto chiedere i soldi al marito e sorbirne i rimproveri. Sbuffò e infilò le mani nelle tasche del soprabito. Si trovò in mano un involucro di plastica: che diavolo era? Ci mise qualche secondo a ricordare.
Lo provi. Ne sarò contenta.
Quante polemiche, interrogazioni parlamentari e servizi televisivi aveva suscitato quel coso. Forse avrebbe dovuto provarlo, per sapere a quali pericoli andava in contro la figlia.
Si spalmò il gel sulle palpebre chiuse, aspettò che venisse assorbito e le riaprì. Il mondo non era cambiato.
Un po’ delusa, si accorse che qualcosa batteva contro la finestra. L’aprì. Una musica soave le accarezzò le orecchie e uno stormo di uccelli entrò in casa: erano rosa, gialli, blu e iniziarono a prendere le robe sporche dal cesto e a infilarle nella lavatrice.
Lia urlò, si rifugiò in cucina e si lasciò cadere sulla sedia.
“Caffè?” cantò una caffettiera, con voce tenorile, mentre una tazzina ridacchiava.
In camera da letto, una donna volteggiava, lasciando cadere piccole stelle luminose da una bacchetta magica.
“Sono la fata madrina” disse.
Con un colpo di bacchetta, trasformò la tuta di Lia in un vestito luccicante.
“Fata madrina, potresti trasformare tutto il mio armadio?” chiese speranzosa.
“Certo che posso.”
Lia aprì le ante. Era colmo di capi d’alta moda. Lia iniziò a ridere, così forte da avere le lacrime agli occhi.

Lia entrò nel Sidney Store, sollevando di peso un bambino che le sbarrava il passo.
“Mi dia dieci pacchetti di Magico Gel” disse, combattendo con l’affanno.
“Le avevo detto che ne sarebbe stata contenta” sorrise il commesso, sparendo nel retro.
Doveva sbrigarsi! Il magnifico vestito che indossava, si stava per trasformare nella vecchia pezza comprata da H&F.
Il commesso tornò col Magic Gel.
“Sono sicuro che la bambina sarà contentissima” disse, facendole l’occhiolino.

Si preparò a usare il gel. Stavolta avrebbe chiesto, alla fata, di far apparire soldi in quantità. Iniziò a ridere da sola, pensando alle facce delle proprietarie delle boutique, quando quei soldi sarebbero letteralmente spariti dalle loro mani.
 
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Peter7413
view post Posted on 18/3/2014, 11:20




Ciao Angelo, finalmente ci si rincontra da partecipanti nella stessa edizione! Abbiamo avuto due idee molto simili: nel mio ho provato ad applicarla a fini scolastici, tu hai deciso di concentrarti sulla creazione della dipendenza di un genitore troppo (o troppo poco?) apprensivo. E funziona. Credo che il tutto necessiti ancora di una revisione (ripeti troppe volte il nome Lia e in generale mi sembra che ci sia da svilupparlo per fare rendere al max l'idea davvero valida di questa donna che comincia a vedersi in tutt'altra realtà), ma direi che già in questa forma il risultato è più che apprezzabile. E poi adoro questo mix fra fiabe e realtà dove le prime sono sempre un filtro che si applica per interpretare e abbellire (o celare). Complimenti.
 
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Ceranu
view post Posted on 19/3/2014, 09:35




Ciao Angelo, anche nel tuo caso è stato un piacere leggere il racconto. Ho adorato l'effetto del Gel, decisamente un bel sogno, per grandi e piccini. Scritto anche decisamente bene. Però ho un appunto da farti per quanto riguarda la scelta delle parole. Il commesso che si avvicina e cerca di vendere una “dose” non mi è piaciuto. Nessuno comprerebbe mai una “dose” per il proprio figlio, e nessuno cercherebbe di venderla. Il finale l'ho trovato un po' sotto tono, ma coerente con il resto. Bello
 
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AngeloF
view post Posted on 19/3/2014, 21:51




Ciao a entrambi e grazie per lettura e commento. Tra l'altro non posso che concordare con le osservazioni sul nome Lia usato troppe volte e sul termine "dose".
 
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Mike009
view post Posted on 23/3/2014, 20:08




Bella l'idea di questo allucinogeno molto anni settanta venduto tranquillamente ai bambini, in netto contrasto con le visioni da "Alice nel paese delle meraviglie" della storia. La narrazione, umoristica quanto basta, è scorrevole e i salti temporali-cambio di scena sono funzionali a un racconto di tale brevità. Carino.
 
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Olorin
view post Posted on 23/3/2014, 23:26




Brano ben articolato e con un ritmo coinvolgente.
mi pare però che vi sia un vizio di coerenza nella trama.
Il finale non l'ho capito... possibile che la donna non comprenda che ciò che vede e sembra accaderle con l'utilizzo del gel, è solo illusione?
Perché l'ipotesi con cui il brano ci lascia sembrerebbe far riferimento a un ipotetico piano del personaggio di far 'apparire' dei soldi tramite l'utilizzo del gel delle Disney... ehm... Sidney, per poi andarlo a spendere presso ignare boutique... reali.
Qualcosa mi sfugge, oppure devo interpretare l'allucinazione di Lia come un vero e proprio delirio che la conduca alla follia?
Devo dire che visti i toni pastello del racconto, farei davvero fatica a digerire quest'ultima interpretazione.
 
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Beppe Roncari
view post Posted on 23/3/2014, 23:55




Ciao Angelo, che bel racconto, complimenti! :)
L’anagramma di Disney/Sidney l’ho trovato molto poetico e divertente, come anche le immagini prese a piene mani da Biancaneve e Cenerentola che quasi letteralmente (e sicuramente “letterariamente”) fai entrare a volo dalla finestra di casa.
Una sola nota: hai una frase finale di troppo, a mio modo di vedere.
Per me il racconto doveva finire qui:
CITAZIONE
Il commesso tornò col Magic Gel.
“Sono sicuro che la bambina sarà contentissima” disse, facendole l’occhiolino.

E non qui:
CITAZIONE
Si preparò a usare il gel. Stavolta avrebbe chiesto, alla fata, di far apparire soldi in quantità. Iniziò a ridere da sola, pensando alle facce delle proprietarie delle boutique, quando quei soldi sarebbero letteralmente spariti dalle loro mani.

Ci perde parecchio con questa coda. Invece l'occhiolino era perfetto, mi ha fatto venire in mente quello di Superman alla fine de Il ritorno del Cavaliere Oscuro (il fumetto di Miller, non il film).
Ciao, alla prossima!
 
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Angelo Frascella
view post Posted on 24/3/2014, 09:53




Grazie a tutti per i commenti (qui e in classifica).

Aggiungo che, in effetti, il finale l'ho cambiato diverse volte, perché facevo fatica a trovarne uno soddisfacente.
Probabilmente ha ragione Beppe: avrei dovuto troncare sull'occhiolino.
 
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=swetty=
view post Posted on 24/3/2014, 21:50




Confermo che la chiusa finale banalizza la storia. L'idea è originale e mi è piaciuta, in particolare l'invasione di animaletti fa immediatamente capire qual è l'effetto della droga.
Non mi piacciono però i dialoghi, li trovo innaturali anche se non so speigare perché, e lo stesso certi pensieri di Lia mi sembrano artificiali.
Ma è facile che sia solo gusto personale.
 
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Raffaele Marra
view post Posted on 24/3/2014, 22:00




Bella l'idea di mischiare la mentalità da adulto (con tutti i difetti e le manie del caso) e il mondo della fantasia infantile. Il mix è ben riuscito e il racconto si fa leggere con facilità, sebbene sia a tratti piuttosto prevedibile. Manca, in altre parole, la sorpresa finale, ma io l'ho intesa come una favola per bambini deviata su un binario inatteso: non ha grossi colpi di scena ma ha tutta la carica immaginifica delle storielle per i piccoli. E ha anche, un po' velata, una sua morale. Complimenti.
 
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9 replies since 17/3/2014, 23:43   114 views
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