ahahah! Beppe! bella rivisitazione del mito di Sileno! povero il nostro dio è?! non più solo catturato per le sue doti di divinazione, ma addirittura beffato della sua stessa acuta intelligenza! ahahah! grande! mi è piaciuto! ne sono rimasta particolarmente colpita
in questo modo, poi, anche lo stesso Re Mida, non potendo più far ricongiungere Sileno a Dionisio, ritengo rimarrà costernato dal suo dono! sei spietato Beppe! Bello, ci sta!
ma veniamo alle note più interessanti
, quelle che possono far migliorare ulteriormente questo bel pezzo (secondo il mio MERO punto di vista
)
per quanto mi abbia fatto sorridere, non credo che il detto in dialetto lombardo stia bene all'interno di una prosa elegante e un po' ellenica che hai dato all'intero pezzo ;P, poi la punteggiatura è un po' troppo disordinata e le parti di dialogo non sono corrette, esempi:
«Che assurdità!» Disse uno.
«La mente è pura e libera da ogni male.» Ribatté un altro. > in entrambi i casi, e ce ne sono altri nel testo, hai dato la maiuscola al verbo che rappresenta il normale proseguo del parlato. mi hanno detto che dopo una battuta di dialogo, se si continua con verbi tipo: "dire", "precisare", "rispondere", "domandare", "replicare", ecc... la maiuscola non serve. serve solo nel caso in cui la parte che segue la battuta di dialogo non è conseguente all'azione stessa. tipo:
"Ma che diavolo stai facendo Ciccio?" gli urlò l'amico.
"Ma che diavolo stai facendo Ciccio?" L'amico nemmeno lo ascoltò che si era già buttato.
hai anche fatto un po' di caos:
«Tu sei l’unico che non attribuisca alle stelle o agli dèi la “condizione” del malato.»
«Oh! Ma sono gli dèi! E chi siete, invece, voi?»
«Demodice». > se usi la punteggiatura dentro, non la usar fuori... o viceversa
«Chi potrebbe scambiare per una comune popolana la regina Ermodice?». > se metti l'interpunzione dentro non serve il punto fermo fuori
«Vostro marito fu gentile con me in passato. E io ho promesso di ricambiare. Portatemi da lui» > in qualche caso ti sei scordato di mettere il punto fermo di chiusura, invece.
passando al resto:
- ti consiglio di specificare in apertura il soggetto di questa battuta di dialogo («Afefoché?»), sennò sembra sempre che la dica il "pizzo di capra" ;P
- "zecchina" non esiste. l'oro è zecchino, nel senso che è puro come l'oro usato per coniare la moneta del Ducato di Venezia. non so se esista o meno un aggettivo... ma "zecchina" non è corretto
bene Beppe, arrivata anche oggi alla fine. Tra tutti i tuoi pezzi letti, questo è quello che mi è piaciuto di più in assoluto! bravo e a rileggerci!
è stato un piacere
ciao ciao e alla prossima