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Addio palanoie, simolimo

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simolimo
view post Posted on 22/4/2014, 22:47




La sveglia le sturò i sogni dalle orecchie. Lea sbatté una mano sul comodino e afferrò il cellulare: erano le sette, doveva alzarsi. Si girò faccia in giù sul cuscino e vi sfregò la faccia. Sentì un leggero dolore. Si tirò su a sedere, l’indice a tastare il mento in un moto circolare.
Più il dito insisteva, più lei si crucciava. L’aveva imparato a catechismo: beati quelli che pur non avendo visto crederanno. E Lea credeva eccome a quel che sentiva, ma non per questo si sentì certo beata. Anzi.
Si fiondò in bagno a occhi sgranati. Accese la luce, agguantò lo specchio ingrandente, lo posizionò sulla mensola sopra il lavandino, si protese in avanti e fissò. Lo vide lì, ben visibile, grande e purulento, sintomo di stadio finale. La pelle intorno rossa e gonfia.
Paranoie. Insormontabili paranoie.
Mo Lesta, coinquilina cinese dal cognome italiano, le si piazzò sulla spalla come una scimmia: “Uh… Lea? Ma è enolme!”
Lea precipitò in un abisso.
“Mah… vai al lavolo, cala?” le chiese Mo con sguardo incerto.
Lea annuì, labbra tirate e fronte aggrottata. Mettere un cerotto e inventare una qualsiasi scusa non sarebbe stato certo credibile. Forse indossare un maglione a collo alto e tenere la parte inferiore del viso coperta, però, sarebbe sembrato che un martello gigante le avesse piantato il cranio nel tessuto. Non era la scelta giusta.
Gli occhi allungati di Mo si incrociarono ai suoi su quell’unico punto di interesse: “Potlesti cololallo di nelo e fingele un nuovo neo!”
Lea non le rispose, ma ci pensò.
“Oppule… potlesti indossale un bulqa e proclamalti mussulmana!”
Decidere. Decidere in fretta.
“Schiacciale e allalgale, così scliveva il dottole in quella livista pel adolescenti dal pallucchiele!”
Lea guardò Mo di sbieco. Poi, la faccia tonda sbiadì e l’attenzione fu tutta per il grosso colletto di pizzo che la incorniciava. Guardò Mo. Guardò il colletto. Riguardò Mo ed esclamò: “Colletto! Ma celto!” Diede un bacio in fronte all’inquilina e corse a prendere il correttore. Le sarebbe bastato un piccolo strato, e un po’ di cipria: un lavoro da esperta. Però la pelle in quel punto sarebbe apparsa spessa e finta e le colleghe l’avrebbero osservata con un sorriso complice.
L’autostima tornò a vacillare, le paranoie a farsi largo.
Poi l’idea: tenere tutto il giorno la mano sul mento, con fare pensieroso e sguardo miope, come gli intellettuali nelle foto dei libri. Aveva deciso.
Era quasi pronta quando il campanello la fece sobbalzare. Chi mai poteva essere a quell’ora? Saltellando dalla camera all’entrata su un piede mentre infilava l’ultima calza, domandò: “Chi è?”
“Sono Cho!”
Aprì di scatto, mano sul mento e sguardo intelligente.
“Uh… al lavolo anche di sabato!?” le chiese l’amico di Mo con fare sbalordito.
Sabato?! Come aveva potuto sbagliarsi? Salutò con un sorriso Cho e si precipitò in bagno. Lo specchio era già in postazione, la luce accesa. Si guardò con occhi da leone, inspirò e inchiodò lo sguardo sul punto X. Il viso cominciò a deformarsi, gli occhi si socchiusero, le pupille si incrociarono, la lingua uscì dal lato della bocca, le dita raggiunsero il mento, la pelle e il pus si espanse. Prese un batuffolo di cotone, ci mise del latte detergente e mentre puliva il misfatto pensò: addio palanoie.
 
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Raffaele Marra
view post Posted on 23/4/2014, 21:08




Eh eh. Bella questa. Il fatto è che ho la barba da due settimane e, di simili "palanoie" non capisco affatto né la dimensione psicodrammatica né la portata apocalittica. Devo entrare nei panni di una ragazza, di una bella ragazza, e cercare di condividere la tragedia sfiorata nel tuo racconto. Poi, però, improvvisamente il mare di ironia nel quale galleggiano le tue parole mi inonda ed eccomi, barbuto e contento, a gustarmi il tuo lavoro senza più dubbi. Insomma, questo non sarà il mio commento "ufficiale", ma, almeno, resta un modo per dire che mi è piaciuto leggerlo e che lo rileggerò con altrettanto piacere. A presto, anzi "a plesto".
 
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simolimo
view post Posted on 24/4/2014, 11:33




@Raffaele: ahah! beh? allora? trovato bene nei panni di una bella donzella con terribile eruzione cutanea? ahah! cosa devo fare Raffaele? prendo il "pre-commento" come qualcosa di buono? :P
sicuramente le tue parole sono garbate e buone, in ogni senso. grazie mille e a presto ^_^
 
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Ceranu
view post Posted on 25/4/2014, 08:37




Eccomi qui, partirei dicendoti che mi è piaciuta la leggerezza del racconto. Tratta il magnifico mondo delle ragazze e mi aiuta a capirlo un po' di più, anche se rimane l'universo sconosciuto. Dal mio punto di vista la vera tragedia sarebbe stata quella di svegliarsi alle sette nell'unico giorno in cui potevo dormire, ma cerca di immedesimarti nella mia brutale mentalità.
Veniamo al brano. Mi è piaciuto e a tratti mi sono anche divertito, simpatico, ma come direbbe Tina: però. Non mi è piaciuto l'eccessivo utilizzo delle “L”. Capisco che era fondamentale e che voleva risultare simpatico, ma dal mio punto di vista ha appesantito la lettura. Il simpatico è diventato grottesco. Ma quello è solo un mio punto di vista, avrei preferito se la ragazza cinese si fosse limitata a storpiare la sola parola paranoia. É solo un dettaglio e comunque nel complesso ci sta. Bello.
 
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simolimo
view post Posted on 26/4/2014, 12:16




@Ceranu: ciao Francesco, e grazie mille del commento :) mi spiace ti sia arrivato il parlato cinese come grottesco, ma ti assicuro che è così. poi varia un pelo da provenienza, ma i cinesi non sanno dire la "erre" così come noi la intendiamo. la riconoscono come lettera e anche la utilizzano, ma a livello puramente fonetico non hanno sviluppato la capacità di far vibrare la lingua sul palato, loro, piuttosto, tendono a retroflettere la lingua facendo uscire una sorta di "elle" :D ^_^ dai, l'importante è averti strappato mezzo sorriso. non avrei mai voluto "paranoizzare" in un mondo già fin troppo paranoico :P ciao ciao e grasssssie ancora!
 
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ilma197
view post Posted on 26/4/2014, 14:48




Eccomi qui a commentare! :)
Un bel racconto comico. Il nome Mo Lesta mi ha fatto molto ridere, così come il modo in cui, dopo aver pensato a tante soluzioni, la protagonista opti per quella più assurda. Inoltre, mi è piaciuto il pathos con cui sei riuscita ad accompagnare l'uscita del pus! XD.
Quello che non mi convince tantissimo è il linguaggio della cinese... vista la buona padronanza dell'italiano che dimostra, mi sembra che qualche erre ogni tanto dovrebbe azzeccarla. Immagino che l'idea fosse quella di enfatizzare l'aspetto comico, ma io ho trovato che esasperare così l'accento appesantisca solo la lettura.
 
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Angelo Frascella
view post Posted on 26/4/2014, 23:37




Il racconto è divertente e prende in giro quelle “palanoie” tipicamente femminili legate ai piccoli problemi estetici (certo, forse se noi uomini non vi facessimo pesare certe inezie, forse vivreste meglio questi piccoli eventi). Il racconto umoristico, però, è, forse, il genere più difficile e si basa su equilibri minimi. Qui, forse hai esagerato un po’ con l’inquilina cinese: l’uso della “l” se all’inizio è simpatico poi stanca. Magari avresti potuto usare un nipotino per inserire la parola “palanoie” nei suoi pensieri e mettere una coinquilina molesta caratterizzata in modo più graffiante e vario. A proposito: una cosa che proprio non mi è piaciuta è il gioco di parole “Mo Lesta”. Se, in sé è carino, è “costruito” in modo troppo evidente e rompe il patto con il lettore. In ogni caso, credo che rivedendolo un po’ potrebbe venire fuori un ottimo racconto.
 
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Selene B.
view post Posted on 27/4/2014, 11:21




Simpatico questo racconto, anche se credo solo una donna possa veramente capirlo :D
Con le paranoie ci siamo, non ho molto capito invece la necessità di inserire i soliti cinesi che parlano con la solita “l”: velo che alleggeliscono il tono, ma sono un pochetto scontati, come spunto comico (a questo punto ci potevi mettere anche un carabiniere scemo). Detto questo, ho però trovato bellissimo il passaggio dal colletto al correttore, che quasi basta da solo a giustificare i cinesi nel racconto.
 
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simolimo
view post Posted on 27/4/2014, 13:34




grazie @Vivì @Angelo e @Tina ^_^ :) :wub:
ho appreso che la scelta del cinese non è stata molto apprezzata, soprattutto perché esagerata XD non avrei dovuto farmi prendere la mano, mi sa... ma va beh! mi servirà da manito e utilità per un'eventuale rivisitazione del brano! e, cmq, per le prossime stesure! grazie davvero e feliceME che un sorrisino, di rif o di raf, vi sia arrivato! :D
 
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Beppe Roncari
view post Posted on 27/4/2014, 17:07




Ciao Simo! :) Temo che bisogni essere proprio ragazze per immedesimarsi e capire la portata tragica di questa particolare paranoia estetica, come hanno sottolineato altri lettori maschili.
Però temo che il problema del racconto stia nel fatto che non decolla. A mio modo di vedere non avevi abbastanza spazio, c’è l’escalation di preparazione, il setup della storia, le paranoie della protagonista… e poi niente, non c’è svolgimento e conclusione e tutto si sgonfia abbastanza presto con l’espediente che era sabato e non un giorno lavorativo. Sarebbe stato bello vedere la protagonista messa davvero alle strette dalla sua paranoia, così invece mi sembra che la conclusione tradisca le premesse e le aspettative del lettore. A rileggerci! ^_^
 
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simolimo
view post Posted on 28/4/2014, 13:37




@Beppe: grazie mille anche a te per il commento :) il prossimo giro vedrò di predisporre un decollo da manuale ;P ...accidenti, ora rifletterò per bene sul tuo pdv! grazie ancora ^_^
 
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Beppe Roncari
view post Posted on 28/4/2014, 13:40




Grazie a te, ^_^
 
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simolimo
view post Posted on 30/4/2014, 12:02




@Sgerwk: grazie mille per il commento Marco, si accomuna ai tanti per lo scarso apprezzamento della deformazione fonetica della "l", ma felice che ti abbia strappato un sorriso.

@Olorin: Marco! il tuo commento l'ho capito bene solo alla terza riletta XD ma ancora non ho capito se ti sia piaciuto o meno. beh, credo di no... se ho ben capito, ma la caricatura manga per me non ci stava! me la sono immaginata tutta italiana ;P

@Chiara: spero di avere anche solo due righe su cosa non va, tu sei un cecchino in merito ;D ... un cecchino che richiamare un cicchetto, per digerire le parole, intendo :)

@Diego: grazie anche a te del commento :) capita sempre che un pezzo non incontri il piacere di tutti! l'importante è averlo fatto piacevole per alcuni così la scrittura non rimane proprio a vuoto ^_^
 
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L'Inquisitore
view post Posted on 15/5/2014, 17:14




La paranoia della paranoia, o almeno così l'ho inteso io. Scritto bene, brillante, oscuro il finale e le intenzioni di Simolimo, forse troppo, tanto che è il lavoro che mi ha suscitato più perplessità, incerto fra l'apprezzamento e la bocciatura. Manca probabilmente una chiave di lettura più precisa capace di convogliare il lettore su una strada più sicura.
 
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simolimo
view post Posted on 22/5/2014, 08:58




QUOTE (L'Inquisitore @ 15/5/2014, 18:14) 
La paranoia della paranoia, o almeno così l'ho inteso io. Scritto bene, brillante, oscuro il finale e le intenzioni di Simolimo, forse troppo, tanto che è il lavoro che mi ha suscitato più perplessità, incerto fra l'apprezzamento e la bocciatura. Manca probabilmente una chiave di lettura più precisa capace di convogliare il lettore su una strada più sicura.

Inqui eccoti qui, anzi, eri già arrivato da un po'... in effetti ^___^" beh, che dire? il tuo commento mi spiazza un cicinin... ahah! credo che le mie intenzioni fossero ben chiare, ora però che mi instilli questo dubbio, porcavacca, devo mettermi a tavolino col mio cervello e vedere dove volevamo andare a parare... io e lui, s'intende :P ! ci sarà stato un conflitto interno? :wacko: ahah! sicuro era una paranoia della paranoia, ci hai preso!
beh, non resta che dirti alla prossima, magari in gara neh! ^_^
 
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14 replies since 22/4/2014, 22:47   160 views
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