Nero Cafè Forum

Intensi rovesci, L. Filippo Santaniello

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L.Filippo
view post Posted on 29/7/2014, 22:09




“Il tempo tornerà a peggiorare al Nord per l'avvicinarsi della decima perturbazione del mese…”
Quando emergo dall’incoscienza capisco tre cose: l’annunciatrice meteo indossa un orrendo vestito verde pistacchio, la nuca mi manda fitte come fosse attraversata da spunzoni e, legato a capotavola a una sedia di legno, mi ritrovo a essere il quarto invitato a una cena tra cadaveri. Se in bocca non avessi una cipolla tenuta ferma da uno straccio annodato dietro la testa, mi sarei già squarciato i polmoni a furia di urlare.
La donna alla mia destra ha la faccia nel piatto, davanti a lei c’è un quattordicenne sovrappeso con due forchette piantate negli occhi e, all’altro capo del tavolo, un uomo coi baffi ha la gola squarciata e la camicia inzuppata di sangue.
“Sono previste nuvole e temporali sparsi sulle regioni di Nordovest…”
Ffffrssshhh…
Alle mie spalle sento uno sfrigolio e un odore di soffritto mi riempie le narici.

Ricordo tutto.
Volevo fare una sorpresa a Tiziana, così ero uscito senza ombrello per prenderle i cornetti caldi, sperando che almeno oggi non piovesse, ma già tuonava quando ho attraversato la strada e mentre facevo la fila alla cassa del bar vicino casa, ha iniziato a venir giù un acquazzone che avrebbe allagato di nuovo strade e tombini.
Ho atteso che spiovesse sotto la tenda da sole. Sole… A luglio si sarà visto tre volte. Me ne stavo lì coi cornetti in mano valutando se farmela di corsa, quando una voce ha detto: “Non ricordo un luglio così piovoso da quella volta che Noè portò in gita in barca quel gruppetto di animali.” Accanto a me c’era una vecchietta e ho pensato: simpatica la nonna.
“Un po’ di sole non guasterebbe” ho detto io.
“È un bene che stia arrivando l’inverno” ha continuato la vecchina. “Così non si sente la puzza.”
Assolutamente d’accordo. Col caldo la città puzza come una discarica.
“Arrivederci” ha detto all’improvviso e non ho creduto ai miei occhi nel vederla sfidare il temporale.
Questa è matta, ho pensato. Ha attraversato la strada e nel mettere il piede sopra la rotaia del tram è rovinata in mezzo alla via. Una macchina l’ha evitata per un pelo. Non sapevo che fare. Ero indeciso se soccorrerla o aspettare che fosse qualcun altro a tirarla su, ma non ce l’ho fatta a restare lì impalato,
così l’ho scortata fino al marciapiede e le ho chiesto se riusciva a camminare. Eravamo zuppi.
“Dove abita?”
Ha indicato un portone poco distante e ce l’ho accompagnata. L’ascensore della palazzina era fuori servizio, così l’ho aiutata a salire fino al terzo piano e lei mi ha invitato a entrare per asciugarmi.

Mugugno. La testa dove mi ha colpito col mattarello continua a dolermi. Provo a saltare sulla sedia, ma sbatto una rotula contro il bordo del tavolo.
“Volevano andare al mare” dice la vecchina alle mie spalle. “E come ogni anno mi volevano portare con loro.”
Ffffrssshhh…
Ancora lo sfrigolio.
“Ma io basta, è una vita che vado a Cesenatico, che già fa schifo col sole, figuriamoci con questo tempo.”
Guardo la donna con la faccia nel piatto e l’uomo con la gola squarciata.
“Anche Matteo voleva andare al mare.” Ffffrssshhh… “Ci sono i suoi amichetti. È un ragazzino tutto strano.” Le forchette spuntano dagli occhi come antenne. “Secondo me è un po’…” La vecchina appare al mio fianco con un mestolo tra le dita e con la mano libera si sventola un orecchio.
“Capito, no?” Torna ai fornelli, dove non posso vederla.
“Spero che tu abbia fame.”
Ffffrssshhh…
“Nel corso della giornata una nuova perturbazione raggiungerà l’Emilia Romagna con intensi rovesci nella provincia di Forlì e Cesena…” continua l’annunciatrice dalla tv sopra il frigo.
“Che avevo detto?” dice la vecchietta. “Abbiamo fatto bene a restare in città. Abbiamo fatto benissimo!” Riappare sorreggendo una padella nella quale, insieme a spicchi di cipolla, sfrigola una lingua strappata con buona parte delle tonsille palatine. L’odore sarebbe anche invitante. Me la mette nel piatto e mi leva lo straccio dalla bocca.
“Be’? Non mangi?!” Grida. Meglio fare come dice: prendo coltello e forchetta e taglio un pezzo di lingua.
 
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Ceranu
view post Posted on 30/7/2014, 22:52




Ciao Filippo, piacere di leggerti.
Dal punto di vista “tecnico”, sottolineo solo la mancanza di punteggiatura in alcuni dialoghi.
Per quanto riguarda il racconto sono dubbioso. Colgo la nota umoristica e l'apprezzo, ma ciò nonostante credo che manchi un minimo di sentimento nel protagonista. A parte il primo momento in cui vorrebbe urlare il resto è troppo tranquillo. Lo scritto di per se va bene, anche se la prima persona per uno che probabilmente si sta mangiando il proprio cervello, magari è un po' azzardata. Ma va bene. Per gusto mio non apprezzo i Flashback così lunghi, ma quello è solo un gusto personale. La nonnina è adorabile, mi piace molto, il protagonista invece lo trovo poco caratterizzato.
Ciao e alla prossima.
 
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L.Filippo
view post Posted on 31/7/2014, 09:06




Ciao e grazie per aver commentato.
Il protagonista non mangia il suo cervello, ma la lingua di uno della famiglia. Mi pare chiaro.
Sì, all'inizio vorrebbe urlare, poi quando torniamo dal flashback cerca di saltare sulla sedia sbattendo il ginocchio contro il tavolo e alla fine decide di ubbidire alla vecchietta psicopatica perché ha paura di far la fine del resto della tavolata.
Di sicuro avrei potuto curare meglio la psicologia, ma anche così mi sembrava efficace.
A presto!
 
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Callagan
view post Posted on 31/7/2014, 11:58




Ciao, Filippo, e ben arrivato.
Sei in possesso di un buon stile, tanto che la lettura scorre via piacevole senza intoppi. Personalmente ho apprezzato, sopratutto nell'incipit, come gestisci gradualmente la narrazione. Ho giudicato credibile il flusso di pensieri del protagonista, ovvero cosa pensa e quando lo pensa.
Più che di struttura (flashback troppo lungo? non saprei) e di forma (pressoché assenti, al mio occhio), ritengo che i problemi riguardino la credibilità della storia e alcune situazioni... strane.
Quindi abbiamo una vecchina (una vecchina!) che non ammazza solo una persona, ma ben tre, presumibilmente molto più in forze di loro. Un intera famiglia. E sempre la *vecchina*, con le sue forze (?), solleva i corpi *morti* fino a disporli ordinatamente sulle sedie attorno a un tavolo.
Poi. Subito dopo, o almeno nella stessa giornata (perché i corpi non puzzano, cosa che il protagonista avrebbe altrimenti notato), si fa una bella doccia, si ripulisce dal sangue, e se ne esce di casa sotto il temporale: adesca un bel giovanotto, lo invita a casa, lo tramortisce e lo invita a mangiare.
Io, la nota umoristica, non l'ho colta. E il racconto mi pare, semplicemente, improbabile.
Mi scuso se sono stato eccessivamente duro, ma mi premeva farti comprendere l'importanza della *credibilità* di una trama: passi anche, nell'assurdo (che nel caso, va incentivato), la vecchiettina che fa fuori la famiglia e la mette a tavola... ma poi, perché esce di casa subito dopo? Perché deve adescare uno sconosciuto?
 
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L.Filippo
view post Posted on 31/7/2014, 12:19




Ciao Callagan, ho apprezzato le tue osservazioni e ti rispondo dicendo che: mi ero immaginato che la vecchina avesse avvelenato la famiglia e poi l'avesse brutalmente seviziata quindi non ha dovuto rimettere i corpi sulle sedie e non è sporca di sangue perché semplicemente non si è sporcata.
Poi non adesca nessuno.
Semplicemente davvero invita il ragazzo a entrare in casa per asciugarsi e appena lui vede i cadaveri, non può far altro che tramortirlo e poi non lo vuole uccidere, ma solo fargli mangiare la lingua, che è un modo come un altro per fargli capire che non deve far menzione di quello che ha visto, perché lo lascerà libero. :P
Ciao e a presto!
 
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Callagan
view post Posted on 31/7/2014, 13:33




In questo caso ti rispondo che avresti dovuto mettere qualche indizio sull'avvelenamento. :P
Bello invece il messaggio dietro il far mangiare la lingua! ;)
 
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Beppe Roncari
view post Posted on 5/8/2014, 22:49




Ciao Filippo, benritrovato. Costruisci una bella scena horror, con tutti gli elementi del caso e un po’ di sano umorismo. Qualcuno degli altri che hanno commentato ha pensato che la vecchia desse da mangiare al protagonista il suo cervello forse per un parallelismo con uno dei libri di Hannibal the Cannibal. Ho avuto bisogno del tuo commento per capire che la lingua da mangiare fosse un’allusione della vecchia a tenere la bocca chiusa e che poi lo avrebbe lasciato andare… Personalmente, questa rivelazione mi pare indebolire e non rendere più forte il racconto.
Sul tuo commento al mio racconto ti rispondo qua (tanto sopra ho già superato i 300 caratteri canonici, e quindi non mi si accuserà di rubare spazio ;-)). Senza bisogno di nessuna glossa, all’interno del racconto si dice che il protagonista è un filosofo. Le frasi riguardano le sue riflessioni sull’universo che se si espande un giorno si spegnerà, come, nel suo piccolo, il nostro sole. Non c’è nessun bisogno di capire che il filosofo è N. per apprezzare il racconto o per capire di cosa si parla. Un filosofo piuttosto freddo e razionale che si lascia però vincere dall’amore. Ciao! ;-)

PS. Ma quasi non ci pensavo. Ma l’inverno? Solo le previsioni meteo. No, non regge. Sorry, temo che anche tu sia andato, come molti altri, fuori tema.
 
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L'Inquisitore
view post Posted on 9/8/2014, 15:58




Ottimo lo stile, si legge che è un piacere. Molto interessante la vecchina, anche se pare davvero improbabile che riesca a inscenare questa situazione in poche ore, meglio sarebbe stato, anche per una questione di "forza", se il protagonista fosse stato un vecchietto debole solo all'apparenza. Il tema è infilato un po' a forza e non risulta caratterizzante il racconto finendo per sembrare più una battuta saltuaria. Il vero problema sta nel finale, con quelle mani LIBERE che possono stringere coltello e forchetta che arrivano così a gratis, dato che il lettore, come descritto nel racconto stesso, immagina che il protagonista sia legato alla sedia in modo da non potersi muovere, visto che contrariamente potrebbe avere facilmente ragione di una vecchina che nel frattempo ha perso il vantaggio dell'effetto sorpresa.
 
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7 replies since 29/7/2014, 22:09   68 views
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