Nero Cafè Forum

Come noccioline, Angelo Frascella

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Angelo Frascella
view post Posted on 6/10/2014, 23:25




“È davvero strano” disse Lino guardando la macchina per scrivere. “Sicuro di non averlo scritto tu?”
Carlo sbottò: “Me ne ricorderei! In ogni caso, se non sono stato io, né tu, come lo spieghi?”
Lino ruotò la testa fino a inquadrare il cane: “Lui?” sussurrò. “Ti chiami Carlo e io Lino. Il tuo cane si chiama Snoopy. La frase scritta su quel foglio è indubbiamente sua.”
“Ho capito, mi sottoporrò ai test per la demenza senile. Contento?”
Lino annuì, poi imitando l’accento inglese aggiunse: “Un volta eliminato l’impossibile.”
“Sì, vabbè” disse Carlo, uscendo dalla stanza.

Sulla soglia, con Lino, c’era un uomo con una camicia rossa e una giacca nera.
“Carlo, lui è Ciro Cane, un detective privato.”
“Che ci fa qui?” ruggì Carlo.
“Mi occupo di casi impossibili” precisò Ciro.
“Un ciarlatano, insomma.” Carlo provò a chiudere la porta, ma Lino la bloccò.
“Ascoltalo, almeno.”
“Va bene, basta che faccia in fretta.”
Si sedettero.
“Lino mi ha spiegato tutto, ma permettimi di riepilogare. In questa casa accadono cose strane. È iniziata con la comparsa di fogli con la scritta era una notte buia e tempestosa. Il tuo cane ha preso a dormire sopra la cuccia e a ballare. La mia tariffa è di 50 Euro al giorno più le spese. Più, ovviamente, una donna che venga a letto con me.”
“Se ne vada!” urlò Carlo afferrando l’uomo per un braccio e aprendo la porta per sbatterlo fuori. Oltre la soglia, c’era un tizio identico a Totò con il pugno alzato. Quando li vide esclamò: “Oh, perdinci e per bacco! In questo mondo va tutto al contrario! Mi aprono prima di bussare. Ti buttano fuori, Capo, prima di aver sentito le mia battute. Ti conviene telefonare alla ragazza con cui hai appuntamento stasera e dirle di fare il test di gravidanza.”
Carlo chiuse la porta con un sospiro.
“Vuoi che vada via anch’io?” sussurrò Lino.
Sospirò: “No, rimani.”
“Che sta succedendo?”
Carlo si lasciò cadere sul divano, prese il telecomando, accese il televisore e iniziò a fare zapping. Ovunque edizioni speciali del telegiornale, ma l’argomento variava. Su un canale una grande astronave stava distruggendo gli edifici del potere di Roma, su un altro gli zombie in giro per Milano, su un altro ancora supereroi in lotta con un mostro gigantesco.
“Jung credeva che esistesse un inconscio collettivo. Alcuni scrittori, come Jean Rey o Valerio Evangelisti, hanno immaginato che quell’inconscio potesse alterare la realtà. È quello che sta succedendo. Abbiamo sovraccaricato il nostro immaginario. Le storie in cui ci siamo immersi sono venute fuori da lì e stanno per sommergerci. Qui, i sintomi si sono visti prima perché sono uno scrittore.”
“Ora ricordo” disse Lino, con l’espressione allucinata di chi ha appena scoperto la verità. “Solo un dettaglio: questa è casa mia, non tua, e io non ho mai avuto amico di nome Carlo, né un cane di nome Snoopy.”
Il beagle nell’angolo guaì a quella rivelazione.
“Sono io lo scrittore” continuò Lino. “Tu sei solo un bambino che non riceve mai biglietti di San Valentino.”
Carlo si guardò allo specchio e si accorse di non essere un vecchio, come ricordava. Sorrise a Lino: “Sai, è la prima volta che vedo un adulto.” Poi si diresse verso la porta, tirò la maniglia. “Vieni, Snoopy!”
“Dove vai?” gli chiese Lino.
“Devo trovare i miei amici. Non vorrei si imbattessero negli zombie. Senza di noi, finirebbero sgranocchiati come noccioline.”
 
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Ceranu
view post Posted on 7/10/2014, 22:05




Ciao Angelo, è sempre un piacere leggere i tuoi racconti.
Complimenti, anche se mi sto un po' preoccupando per il livello di questa edizione, mi state mettendo in difficoltà.
Apprezzo sempre la tua scrittura, i temi e l'ironia che ti contraddistinguono. La chicca di Groucho in versione Totò mi ha fatto piegare dalle risate. La sua battuta è sempre esilarante. Il resto sono citazioni che si susseguono, intrecciandosi in una bella trama. Che posso dire, mi è piaciuto dall'inizio alla fine. Ancora complimenti, riesci ad essere semplice, diretto e mai banale. Per molti racconti aspetto la seconda lettura, se non la terza per giudicarli, nel tuo caso rileggo per piacere.
Ciao e alla prossima.
 
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Angelo Frascella
view post Posted on 7/10/2014, 22:53




Grazie, Francesco. Mi fai arrossire!
 
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Beppe Roncari
view post Posted on 8/10/2014, 08:03




Ciao @Angelo!

Bel racconto! Anche a me come a @Ceranu è piaciuta molto la battuta finale:

CITAZIONE
Senza di noi, finirebbero sgranocchiati come noccioline.

Ti ho risposto al commento al mio racconto, sì, abbiamo puntato entrambi sui Peanuts e sui mondi di fantasia che a volte sono più veri della realtà...

Una curiosità e una domanda su questa citazione:

CITAZIONE
Su un canale una grande astronave stava distruggendo gli edifici del potere di Roma,

Si tratta di Aniene 2 di Guzzanti?!?

Bello e apprezzato anche il riferimento a Dylan Dog (detective "Cane"), in effetti forse c'è qualche sua storia in cui si imbatte in altri personaggi della fantasia diventati "reali". Bravo! Ci sta!

A rileggerci! ^___^
 
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L.Filippo
view post Posted on 8/10/2014, 13:49




Ciao Angelo,
ho letto il tuo racconto con molto piacere perché hai uno stile scorrevole e fai progredire la storia attraverso i dialoghi. Mi è piaciuto, si vede che sei una penna allenata! Però, essendo un fan dell'horror devo ammettere che la storia mi è sembrata un po' troppo dolciastra, ammicchi troppo e non affondi mai: è mancata diciamo la zampata finale, anche solo una scena da brivido che avrebbe potuto alzare il livello di gradimento (personale) del racconto. Molto carine le citazioni, ancora bravo e a presto!
 
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Angelo Frascella
view post Posted on 8/10/2014, 22:26




Grazie Beppe, grazie Filippo.

Rispondo a Beppe: in realtà la scena dell'astronava era ispirata a Indipendence Day (tra l'altro, film che non mi è piaciuto, ma la scena delle astronavi che fanno saltare i monumenti delle varie città credo sia rimasta nell'immaginario di tutti)
 
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rehel
view post Posted on 9/10/2014, 17:00




Carino, surreale accattivante. Un vecchio lettore di Snoopy non può non apprezzarlo. A quei tempi era un rivista di buon formato con fumetti eccellenti; qualcuno si ricorda di Pogo? Mi ha lasciato un po’ perplesso la battuta conclusiva. Non si capisce per quale motivo senza di loro finirebbero sgranocchiati come le noccioline che in realtà sono. Ma credo che la battuta finale serva più che altro per fare capire meglio chi sono, loro.
Non noto particolari refuso né errori. Giusto per cavillare un po’ metterei i due punti nella frase - È iniziata con la comparsa di fogli con la scritta (due punti) era una notte buia e tempestosa.
La traccia è rispettata al 100%, anzi si rifà proprio alla traccia medesima come meglio non si potrebbe.
Ci sono parecchi riferimenti, non solo ai Peanuts, e forse questo rappresenta un po’ il limite del tuo lavoro. Le generazioni più recenti potrebbero restare spiazzate.
 
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misaki02
view post Posted on 13/10/2014, 08:39




Ciao Angelo,

bello il tuo racconto. Mi è piaciuto sia per il bel ritmo usato per narrare la storia (i dialoghi sono fluidi e ben gestiti, oltre che divertenti), che per la trama in sé. Davvero carina l’idea dei personaggi che escono dalla fantasia per prendere vita, gradevoli anche i tanti riferimenti inseriti.

A rileggerci!
 
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Olorin
view post Posted on 13/10/2014, 10:21




Il tema secondo me è solo sfiorato, tra l’altro semplicemente in una citazione di Dylan Dog, che in fatto di notti buie e tempestose, non ci ha mai fatto mancar niente. Per il resto colgo una carrellata di situazioni ovviamente surreali, in cui non si rintraccia però l’unico aspetto che avrebbe potuto elevarle dallo status di mero elenco, e cioè un fil rouge umoristico o grottesco prevalente, all’interno del quale i vari personaggi e gli stereotipi ad essi legati venissero rivisitati. Il ribaltamento del generatore delle allucinazioni dall’uno all’altro personaggio non lo trovo un colpo di scena sufficiente a riscattare la semplice sensazione di smarrimento che mi ha suscitato il brano, dato che alla luce di tale escamotage, nulla viene esploso del pregresso.
 
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Angelo Frascella
view post Posted on 13/10/2014, 10:39




CITAZIONE (Olorin @ 13/10/2014, 11:21) 
Il tema secondo me è solo sfiorato, tra l’altro semplicemente in una citazione di Dylan Dog, che in fatto di notti buie e tempestose, non ci ha mai fatto mancar niente.

Ciao Marco.

In realtà, per la notte buia e tempestosa non faceva riferimento a DD, ma al classico incipit che Snoopy usa quando prova a fare lo scrittore

eraunanotte02

eraunanotte04

Ecc.
 
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Olorin
view post Posted on 13/10/2014, 10:59




Lo so Angelo, anche perché non sei stato l'unico a utilizzare i Peanuts come riferimento.
 
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L'Inquisitore
view post Posted on 17/10/2014, 13:26




L'intuizione di fondo del racconto è davvero ottima e le citazioni tutte belle e riuscite, anche se forse potevi sbizzarrirti di più con Charlie Brown e Snoopy. Alcuni ingranaggi interni del racconto mi sembrano però faticare un po', tipo il passaggio fra il prologo e l'ingresso del detective e il momento in cui l'autore si ricorda di se stesso, vanno oliati e resi meno forzati. Una prova senz'altro più che buona, ma che sta sotto ad altri racconti più compatti che ho trovato in questa edizione. In ogni caso: bravo.
 
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11 replies since 6/10/2014, 23:25   252 views
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