Beppe Roncari |
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| Ciao Matteo, ben trovato.
Il tuo racconto presenta un'interpretazione originale del tema: il Diavolo è troppo impegnato per l'Apocalisse e a Dio gli dispiace sinceramente.
Mi ha tratto in inganno all'inizio la figura del vecchio che si regge al bastone, mi ha ricordato Gandalf contro il Balrog del Signore degli Anelli (anche per il dettaglio delle vesti bianche diventate grigie...) piuttosto che Dio, anche perché, a voler essere pignoli, dovrebbe tornare Gesù Cristo sulla Terra in forma umana, non Dio Padre - che forma umana non ha mai preso... Né è tipico della figura di Dio il bastone da passeggio (anche questo dettaglio è più da Gandalf, come pure i segni magici).
Un piccolo difetto di struttura è la ripetizione due volte senza motivo della stessa dinamica con gli stessi risultati: Dio si reca di persona all'Inferno e il Diavolo nicchia. Dio gli "telefona" magicamente dalla tazza del cesso chimico e il Diavolo nicchia di nuovo... Soprattutto in un racconto breve è importante la variazione di esito se si ripetono per due o più volte le stesse dinamiche.
I refusi si perdonano senza problemi, te ne segnalo un paio: “lungo IL sentiero” e “tornare A essere umani”.
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