Nero Cafè Forum

La borsa delle anime, (di Angelo Frascella)

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Angelo Frascella
view post Posted on 4/11/2014, 00:11




“Dai, facciamolo di nuovo!”
Lo sguardo voglioso della ragazza non lasciava dubbi su suoi desideri.
Lucifero ebbe la tentazione (la parola gli strappò un sorriso) di tornare a letto da lei. Ma era tardi e, se avesse perso a centinaia di anime per una scopata, non se lo sarebbe mai perdonato (sorrise di nuovo).
La ragazza mise il broncio: “Dal Signore del Peccato, mi sarei aspettata di più!”
“Se avessi tempo, ti farei sentire le Campane del Paradiso.” Quanto gli piaceva abusare del vocabolario del nemico. “Ma quando hai un’attività tua, devi dare tutto, perché frutti.”
Lanciò un ultimo sguardo allo specchio: vestito di Armani e scarpe Prada. Molto meglio dell’aspetto da serpente dei tempi antichi.

“Capo, sta andando tutto a rotoli!”
Lucifero raggiunse il centro della sala e diede uno sguardo ai grappoli di monitor davanti ai broker.
“Non posso lasciarvi un minuto, che mi fate fallire?”
L’andamento dei Titoli Infernali, nella borsa delle anime, era pessimo. Rischiava un collasso finanziario. Altro che Armageddon!
“C’è lo zampino del Buon Dio” disse un sottoposto.
Lucifero ritrovò il buonumore: lo zampino, riferito a Dio, non era male.
“Probabile. Immettete sul mercato La Superpotenza Sessuale per gli uomini e la Forma Fisica Perfetta per le donne. Vedrete che sfonderemo il tetto, in positivo.”

“E per aver trovato la soluzione alla crisi economica, grazie alla privatizzazione delle anime e alla loro quotazione in borsa, proclamiamo il diavolo, Cavaliere del Lavoro.”
Il Presidente della Repubblica annuì solennemente.
Lucifero gli strinse la mano e afferrò l’onorificenza.
Il Capo di Stato sussurrò: “Spero voglia darci l’onore di pranzare con noi.”
Lucifero sentì un groppo alla gola: sapeva quant’era bravo il cuoco presidenziale ed erano mesi che si nutriva di schifezze preconfezionate, ma, se non fosse tornato in tempo, il Bianco Avversario avrebbe approfittato dell’assenza per fargli perdere milioni di anime: “Mi dispiace devo andare.”
Per un attimo, pensò di usare le antiche ali per arrivare più in fretta, ma avrebbe violato il patto fatto con Dio (non riuscì nemmeno ad accennare un sorriso, questa volta) e avrebbe perso la Sfida Finale.

Sedeva su una spiaggia, sotto un cielo plumbeo. Le onde ruggivano e schiumavano.
Stava perdendo i capelli, piangeva in continuazione e desiderava solo dormire.
Notò un movimento: un ragazzino aveva scavato una buca e faceva avanti e indietro dal mare con un secchio.
“Ehi, tu, dì al tuo capo che le citazioni dell’aneddotica cristiana non m’impressionano.”
Il bimbo sorrise: “Come mai non sei in ufficio?”
“La borsa delle anime è stata chiusa in anticipo, per eccesso di ribasso.”
Il bambino annuì e tornò a riempire il secchio.
“La vuoi smettere? Lo so che non si può far entrare tutta l’acqua del mare dentro una buca.”
Il bambino si accigliò: “Non sono mica stupido. E, comunque, nel buco non c’è acqua, ma ottimo vino.”
In mano al bambino comparve un bicchiere. Si chinò, lo riempì e lo porse a Lucifero.
“Bevi. Hai lavorato tanto da scordarti chi sei.”
Era un vino straordinario e, bevendolo, Lucifero ricordò perché si era ribellato a Dio. E non era certo per lavorare diciotto ore e tornare a casa stanco morto.
“Mi hai ricordato cos’è il piacere.”
“Imprimilo nella memoria” disse il bambino, “perché l’Apocalisse è finita e hai perso. Passerai il resto dell’Eternità a dirigere il carcere di sicurezza più terribile mai concepito.”
Mentre Lucifero lasciava cadere la bocca in un’espressione inebetita, il bambino scomparve lentamente, ma la sua risata continuò a riecheggiare sulla spiaggia. Una risata terrificante che non avrebbe saputo come definire, se non diabolica
 
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L.Filippo
view post Posted on 5/11/2014, 10:47




Ciao Angelo,
felice di rileggerti.
Anche stavolta ho apprezzato il tuo stile scorrevole e la capacità di creare immagini nella testa del lettore con poche semplici pennellate. Ottimo!
Il racconto si legge d'un fiato, ma ci sono delle parti che non mi hanno convinto appieno.
Mentre i primi blocchi offrono un quadro preciso di ciò che sta succedendo, gli ultimi creano un po' di confusione.

Il blocco 3 inizia col Presidente della Repubblica che si congratula con Lucifero per aver privatizzato le anime, mentre il capitoletto precedente si chiude col proposito luciferino di immettere sul mercato la Superpotenza Sessuale per gli uomini e la Forma Fisica Perfetta per le donne. Non è proprio la stessa cosa. E' come se le due parti con collimassero e leggendo ho provato una sensazione di smarrimento.

Oltretutto non ce lo vedo il diavolo a offrire la forma fisica perfetta agli esseri umani, quanto piuttosto a ingannarli che essa esista. Avrebbe quindi potuto rendere super sexy agli occhi degli uomini le donne più orrende e viceversa.

Il finale non mi ha fatto impazzire. L'ho trovato troppo lungo e la figura del bambino mi ha lasciato perplesso. Chi sarebbe? Gesù Bambino?
A un certo punto il diavolo dice: “La vuoi smettere? Lo so che non si può far entrare tutta l’acqua del mare dentro una buca.” Avrebbe dovuro dire: “La vuoi smettere? Non lo sai che non si può far entrare tutta l’acqua del mare dentro una buca?”

Ah, ho trovato un refuso alla terza riga: "se avesse perso a centinaia di anime per una scopata."

Ti saluto Angelo,
buona giornata e a presto!

 
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Angelo Frascella
view post Posted on 5/11/2014, 11:18




Grazie Filippo.

L'ultima scena vuol richiamare l'aneddoto secondo cui Sant'Agostino, intento su una spiaggia a riflettere su Dio, si trova davanti un angelo sotto forma di bambino che cerca di spostare tutta l'acqua del mare in questa buca e quando Agostino gli fa notare che non è possibile, l'angelo gli dice: "E tu come pretendi di capire Dio con la tua mente limitata".
 
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Giulio Marchese
view post Posted on 5/11/2014, 12:06




IL racconto mi è piaciuto molto. In tutte le sue parti, chiaro preciso e perfettamente in tema. Ci ho visto un'allegoria dell'uomo moderno che ha dimenticato cosa voglia dire vivere schiacciato dal lavoro e dalla continua ricerca del profitto. Letto in questo modo il racconto equipara l'uomo al diavolo il re del peccato, è chi è il il peccatore se non l'uomo? Così come il diavolo è fatto per peccare anche l'uomo deve godersi i piaceri della vita, è Dio che lo vuole (ultima scena). Forse la mia è un interpretazione fantasiosa, ma il diavolo è umanizzato ed io ci vedo un messaggio diretto all'uomo: "vivi i piaceri della vita". Per questo l'ho apprezzato molto, complimenti!
 
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Raffaele Marra
view post Posted on 5/11/2014, 22:49




Ciao Angelo e ben ritrovato. Il tuo racconto, come al solito, scorre con estremo piacere sia per lo stile narrativo che per la capacità che hai di inventare. Hai declinato il tema del mese alla maniera classica, optando per il diavolo in persona, ma hai avuto l'intuizione (forse non originalissima) di metterlo in una situazione che classica non è, anzi contrasta con lo stereotipo del Maligno dando il via ad una serie di occasioni per fare una bella ironia che tu non ti sei lasciato sfuggire. Quindi, come al solito, ti sei destreggiato nella creazione di piccole battute, citazioni, doppi sensi, che sai governare da maestro e che danno succo al tuo racconto. Bravo. Come al solito.
 
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Angelo Frascella
view post Posted on 5/11/2014, 23:24




Grazie, Giulio: il senso del racconto era proprio quello.
E grazie anche a Raffaele: tra l'altro sai che i racconti mi vengono così (citazioni, piccole, battute e doppi sensi) solo in MC? (probabilmente è la brevità che mi stimola a cercare l'effetto umoristico/paradossale che nei racconti più lunghi faccio fatica a inserire)
 
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alaine
view post Posted on 7/11/2014, 14:47




Per questo racconto il problema non e' stato tanto l'attinenza al tema proposto, quanto lo stile e (soprattutto) la struttura che non ha incontrato i miei gusti personali. Spezzare in così' tanti paragrafi un racconto di due cartelle standard mi e' sembrata una forzatura, ho avuto l'impressione che si volesse buttare troppa carne al fuoco per arrivare a un finale che a me e' risultato un po' confuso. Andrebbe rivisto, magari tagliando un po' sulla parte iniziale per lasciare piu' spazio ai contenuti centrali e rafforzare il finale, rendendolo un po' piu' esplicito. Consiglio anche di mantenere un tono piu' ironico fino alla fine, anziché' iniziare con ironia e svoltare in toni più' seri sul finale.
 
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Angelo Frascella
view post Posted on 8/11/2014, 00:05




Ciao Matteo e grazie per il commento.

In realtà il finale non intendeva essere serio e se ti è parso così ho sbagliato qualcosa.
 
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L'Inquisitore
view post Posted on 8/11/2014, 10:15




Un racconto con una direzione ben precisa, brillante, divertente. Ottima la riflessione riguardo alla perdita dell'obiettivo primario del Diavolo (metafora dell'individuo moderno), tutto preso com'è nella sua attività. Gli ultimi due episodi sono meno incisivi dei primi: ho sentito la mancanza di una spiegazione riguardo la figura del Presidente (chi è? Presidente di cosa?) e non ho capito il riferimento all'episodio di Sant'Agostino. Inoltre un accenno al motivo determinante del collasso dell'"attività" del Diavolo non ci sarebbe stato male. Qualche imprecisione dunque ed è un peccato perché in assenza di quelle sarebbe stato un racconto quasi ineccepibile mentre allo stato attuale si ferma allo status di molto buono.
 
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Beppe Roncari
view post Posted on 9/11/2014, 16:37




Ciao Angelo, ben ritrovato!
Ecco un racconto che mi piace! E quindi posso essere parziale in meglio per quello che riguarda il giudizio. :)
Buono il capovolgimento di prospettiva, per il Diavolo è Dio ad essere crudele e “diabolico” e leggendoti non si può fare a meno di provare pena e compassione per lui.
Non tutti gli elementi sono coerenti, come ti hanno già fatto notare altre critiche, ma nel complesso direi un buon lavoro!
Refusini: “se avesse perso centinaia di anime”, non “a centinaia di anime”; “Spero voglia farci l’onore”, non “darci l’onore”; “di’ al tuo capo”, “di’” con l’apostrofo, non con l’accento.
 
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view post Posted on 10/11/2014, 21:38

il gattaro

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Angelo, il mattatore di questa Era di MC!
Il tuo racconto non si discosta dalla solita qualità. Stile impeccabile, figure chiare, una retorica e un gusto per i giochi di parole, di qualità. Eppure, a livello narrativo, nella seconda metà del racconto si perde qualche passaggio logico, forse chiaro nella tua testa ma indispensabile per il lettore. Perché la borsa crolla, a dispetto della previsione del Diavolo? E il presidente della repubblica, assieme al capo di stato? Che valenza hanno, esattamente? Peccato perché questi aspetti hanno inficiato sul giudizio finale di un racconto che, in quanto a stile e prosa, ha davvero dei numeri da giocare.
 
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Angelo Frascella
view post Posted on 10/11/2014, 22:05




Ciao Alberto e grazie.

Quando parlavo del Presidente, mi riferivo al Presidente della Repubblica Italiana e in quanto tale capo dello stato. La sua presenza serviva per specificare che, nel racconto, la borsa delle anime esiste nella nostra realtà e non, per esempio, nell'aldilà come luogo di scambio fra Dio e Diavolo. Inoltre volevo un po' ironizzare sulla "finanziarizzazione" che sta colpendo tutti i campi portandola all'estremo con la trasformazione delle anime in titoli di borsa... probabilmente ho caricat troppo un racconto così breve ;)

Grazie anche a Beppe.
 
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Beppe Roncari
view post Posted on 11/11/2014, 13:37




;-) Io il riferimento alla Borsa e al Presidente della Repubblica l'ho apprezzato!
 
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12 replies since 4/11/2014, 00:11   77 views
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