Ciao Marco, ben trovato!
La tua prima frase introduce un racconto diverso da quello che hai scritto: «Il primo Zombie è stato Babbo Natale.» È una frase che presuppone che sia passato molto tempo e ci sia la narrazione di un sopravvissuto, come in un libro di storia. Invece il tuo protagonista, punto di vista e voce narrante, muore subito alla fine… E allora come avrebbe potuto narrare la storia? È un trucchetto usato spesso, ma che non mi piace. Il narratore non lo penserebbe mai, mentre viene sbranato dagli zombie, è una frase che implica, necessita, implora gridando una distanza temporale!
Per il resto la storia è abbastanza buona, la parte migliore è la caratterizzazione di Babbo Natale ubriacone e del suo aiutante. Non si capisce come Babbo Natale abbia preso il virus zombie, e da chi.
Qui: “da questa aria tossica »” manca il punto e c’è uno spazio di troppo.
Refuso e uso improprio di vocabolo e mancanza della virgola: “avvinghiata a se carpendo”, dovrebbe essere: “avvinghiata sé, strappando”. “Carpire” si usa per le mani, non per i morsi.
“E’ la Vigilia di Natale”, la È maiuscola accentata si fa con il codice ALT + 0200.
PS
@Angelo: È vero che l'incipit è da antologia, ma per una storia lunga in cui ci sia distacco temporale, come dicevo sopra. Non lasciarti ingannare dalla bellezza dell'incipit in sé: per questo racconto, esso, è sicuramente sbagliato.
Edited by Beppe Roncari - 6/1/2015, 15:34