Nero Cafè Forum

Natale con i tuoi, di Angelo Frascella

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Angelo Frascella
view post Posted on 23/12/2014, 00:14




“Che fate stasera, Marianna?”
“Cenone in casa con i parenti. Voi?”
La nota acuta di un violino proruppe da un cellulare. Mentre altri violini dissonanti si accavallavano al primo, Marianna si agitò sul sedile del bus: “Scusa, Pina, devo rispondere. È Psyco. Pronto, mamma. Dimmi.”
Ascoltò la voce eccitata della madre. Annunciava di aver trovato il regalo perfetto per lei.
“Non vedo l’ora di aprirlo” disse con tono annoiato. Poi chiuse.
“Non so perché mia madre si ostini a festeggiare il Natale. Io le feste comandate le cancellerei dal calendario.”
Affondò le unghie nelle proprie palme per punirsi della debolezza mostrata e per aver ammesso, implicitamente, la veridicità dei pettegolezzi sulla propria famiglia.
Si sforzò di sorridere: “Certo, saprai di quel Natale di quattro anni fa, quando mio padre ci abbandonò dopo essere stato fotografato, mentre tradiva mamma con la segretaria.”
Puntò sull’unica notizia nota con certezza, visto che lui, all’epoca, era sindaco e lo scandalo era avvenuto negli uffici del comune. Tacque su tutto quello che l’uomo aveva fatto a lei, quando non aveva voglia di donne adulte. E su tutti i delitti atroci di cui era sospettato.
Pina posò la mano su quella di Marianna: “Tranquilla, mi piaci come sei: i vestiti dark, il pallore della pelle, le bare al collo e la perenne espressione arrabbiata. E, ti confesso, che neanche a me piace il Natale.”
“Grazie” disse lei, divincolandosi da quel contatto indesiderato e appiccicoso. “È quasi arrivata la mia fermata.”
“Fammi sapere cosa ti ha regalato tua madre” sorrise Pina.
“Sarà la solita maglia firmata, che non indosserò mai.”
“Magari ha convinto tuo padre a fare il cenone da voi.”
Marianna immaginò di trovare suo padre in casa e, per poco, non saltò la fermata.

“Amore, questo lo devi aprire prima che arrivino gli zii.”
Era appena entrata e la madre le aveva dato il regalo di Natale promesso. Marianna la scrutò: era vestita tutta di rosa e doveva appena essersi fatta la lampada, ma la somiglianza dei loro visi era innegabile. Vicine, sarebbero sembrate il positivo e il negativo di una stessa foto.
Decise di darle soddisfazione e dedicò la propria attenzione al pacco. Pesava quattro o cinque chili. Lo scosse un po’ e udì un lieve rumore liquido. Che diavolo poteva essere?
Iniziava a essere curiosa. Lo scartò e il cuore le saltò in gola.
Una testa umana.
Non una qualunque. Quella del padre.
Ancora grondante si sangue.
“Mamma…” le parole le morirono nella bocca improvvisamente secca, come se tutta la saliva fosse evaporata. Doveva bere qualcosa, decise. Allungò la lingua e la passò sul collo reciso. Il sangue era ancora caldo.
“Grazie, mamma. Non potevi rendermi più felice.”
La madre l’abbracciò, incurante del sangue che le macchiava il vestito, ricostituendo così l’unità familiare.
“Dov’è il resto?” chiese Marianna.
“In cucina. Lo sto preparando per servirlo a cena.”
Il sorriso di Marianna si allargò. Doveva scrivere subito un messaggio a Pina. Sarebbe stata contenta di scoprire che aveva ragione.
 
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Ceranu
view post Posted on 30/12/2014, 10:59




Ciao Angelo, è un piacere averti ancora tra noi non vincitori.
Racconto carino, bella la battuta finale, ma nel complesso un lavoro senza lode. Purtroppo la preparazione alla sorpresa la guasta un po'. Quando i pensieri di Marianna richiamano alla memoria i pensieri brutti si immagina il finale. Trovo poco Horror nel racconto. La testa mozzata di un pedofilo è motivo di giubilo, non di paura. Il vero terrore ci sarebbe stato se la madre l'avesse legata a una sedia e concessa al padre.
Ciao e alla prossima...ovunque sarà.
 
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zephiross
view post Posted on 1/1/2015, 22:42




Ciao Angelo, ben trovato!
L’elemento “splatter” della testa e la “bevuta” della protagonista allontanano il concetto di “quadretto di famiglia” dando un assaggio (in tutti i sensi XD) della non-umanità dei personaggi. Tuttavia, non mi ha instillato una vera e propria paura, non mi ha fatto salire la tensione mentre leggevo. Ho un poco storto il naso sull’infodump forzato del “saprai di quel Natale di qualche anno fa [...]” e in generale il resto della prima parte mi ha presagito dove il racconto potesse andare a parare. In sostanza, un racconto carino ma che non mi ha colpito come avrei voluto.
 
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Serena Aronica
view post Posted on 5/1/2015, 17:27




Ciao Angelo!
Non è di certo la qualità della tua scrittura la pecca di questa storia. Tu sai essere molto realistico nelle tue descrizioni e riesci a creare storie tridimensionali. In effetti più che creare raccapriccio, la testa mozzata del padre pedofilo crea una bieca solidarietà con la protagonista e quasi viene voglia di dire a fine lettura: Ben ti sta! Sento che alla tua storia manca qualcosa, è come se restasse un po' troppo piatta.

Ciao!
 
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Peter7413
view post Posted on 5/1/2015, 18:47




Chiarisco subito che il racconto mi è piaciuto: bella l'idea, buona la realizzazione, tutto ha un suo posto, anche se, alla fine, come struttura interna, non sperimenti più di tanto, rimani sul classico. C'è qualcosa che non lo fa funzionare come dovrebbe, forse la prima parte è troppo pacata. Introduci il contrasto con la madre e cerchi di metterne un pizzico anche nei rapporti interpersonali di Marianna, con quel suo rifuggire il contatto fisico, ma è tutto molto, troppo, soft: forse il set di un bus non è ottimale. Anche nella seconda il conflitto non deflagra, la madre porge subito il pacco, il lettore capisce immediatamente cosa ci sia dentro... Il finale ha un'impennata di carattere nel momento in cui Marianna lecca il sangue caldo dalla testa mozzata. Ecco, per un racconto del genere avresti dovuto essere più cattivo, grintoso e a quel punto sarebbe stato convincente sotto ogni aspetto.
 
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Ozbo
view post Posted on 6/1/2015, 00:08




Un bel racconto. Titolo azzeccatissimo, divertente e con la giusta dose di Horror. Qualche perplessità sul dialogo tra Marianna e Pina che, secondo me, è troppo orientato a dare spiegazioni al lettore e che rischia di perdere di verosimiglianza. Per quanto riguarda il tema c’è il natale, c’è l’Horror (molto apprezzato) ma manca un riferimento di qualsiasi genere al canto Dickensiano o semplicemente al canto natalizio.
 
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Raffaele Marra
view post Posted on 6/1/2015, 11:04




Lo stile lineare ed efficace, quello che ti contraddistingue, accompagna la lettura di questo racconto fino al finale dove la storia acquista uno slancio inatteso e si materializza il colpo di scena. Che da qualche parte sarebbe spuntata la testa del traditore lo avevo anche immaginato, ma l’identità della protagonista è stata una sorpresa ben costruita e servita da grande intenditore. In definitiva, il racconto è sicuramente positivo.
 
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Beppe Roncari
view post Posted on 6/1/2015, 15:30




Ciao Angelo, ben ritrovato. :)
Il tuo racconto questa volta non mi ha colpito. Quello che gli altri hanno individuato in modo vago come “qualcosa di mancante” o che “non lo fa deflagare” io lo individuo in un difetto grave di struttura: non succede niente, non c’è trama. Non succede niente alla protagonista, non deve affrontare nessuna prova, tutto le viene – perdonami, ma ci sta – servito a tavola su un piatto d’argento (o, nel tuo caso, in una scatola di cartone grondante sangue).
Quindi è una storia “raccontata” un po’ troppo on the face senza struttura e arco di trasformazione dei personaggi. Ergo, non è un racconto, ma una storiella.
Sorry, ma so che preferisci la franchezza alle lodi, che, quando meritate, non mancano.
Alla prossima! :)
 
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Angelo Frascella
view post Posted on 6/1/2015, 21:28




Ciao a tutti e grazie per lettura e commenti :)

Ammetto che quando ho letto il tema dell'edizione ho davvero faticato a trovare un'idea non dico decente, ma almeno passabile. Capita a volte che un tema non ispiri per nulla.
Però non volevo perdermi l'ultima edizione dell'anno, dell'era e su questo Forum e allora mi sono sforzato di produrre ugualmente qualcosa ;)

Buon rientro alla quotidianità extra-feste a tutti.... ma cavoli come faremo i mesi prossimi senza MC? Tutti in crisi di astinenza!
 
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Giulio Marchese
view post Posted on 7/1/2015, 15:31




Ciao Angelo, racconto senza infamia ne gloria. Tutto va come deve andare, tutto bene quel che finisce bene. Lo splatter non basta a regalare un senso d'inquietudine. Davvero poco da dire, evidentemente il tema non ti ha ispirato.
 
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9 replies since 23/12/2014, 00:14   103 views
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