Nero Cafè Forum

Scegli!, di Francesco Nucera

« Older   Newer »
  Share  
Ceranu
view post Posted on 23/12/2014, 00:39




Scegli!
di
Francesco Nucera


Carlo aprì gli occhi cercando di capire dove si trovasse. Si guardò attorno sollevato, era in casa sua. Provò a muoversi ma qualcosa gli bloccava i polsi.
«Fermo!» disse Samuele chinandosi verso di lui.
Carlo si ritrasse. Cosa voleva quell'uomo? «AIUT...» provò a urlare, ma una fitta allo stomaco glielo impedì.
«È così che accogli un vecchio socio?» chiese Samuele ritraendo il piede. Gli occhi gli brillarono di follia.
Spaventato, l'uomo imprigionato fissò tre sacchi appoggiati vicino all'albero di natale. Era la prima volta che li vedeva. Ognuno era chiuso da un nastro di colore diverso. Per un attimo gli sembrò di percepire un movimento.
«Vedo che sei curioso.» L'ex socio si fregò le mani e impugnò il primo fiocco. «Sono venuto per aiutarti. Sai, tu non conosci generosità, onestà, altruismo. Ti comporti come se fossi l’unico uomo sulla terra.» Samuele sembrò recitare.
Il fiocco si sciolse, la tela cadde a terra. Incaprettata e imbavagliata c'era la madre di Carlo. Gli occhi spalancati imploravano pietà.
«Ti presento il natale passato.»
«Non puoi.» protestò l'uomo.
Samuele saltellò fino al secondo sacco. Impugnò il laccetto, si voltò e sorrise. «Ecco il natale presente.»
Gaia, la moglie di Carlo, era nella stessa condizione della prima donna, ma con gli occhi chiusi.
«Cosa vuoi?» Le lacrime solcarono il volto dell'uomo.
«Aiutarti.»
«Ti supplico, dimmi cosa vuoi.»
Samuele lo guardò stupito «Voglio aiutarti, come tu hai aiutato me.»
«L'ho fatto. Ho liquidato la tua parte e hai pagato i debiti.» Carlo capì subito di aver detto la parola sbagliata. Samuele gli si fece sotto, naso contro naso.
«Liquidato. Hai detto bene.» Sputò parlando. «E poi hai venduto l'azienda ai tedeschi a un prezzo cento volte più alto.»
«Come potevo saperlo? L'offerta è arrivata dopo.»
Samuele andò al terzo sacco. Prese il fiocco e tirò. «Ed ecco il natale futuro.» Il telo cadde. Era vuoto.
La speranza tornò «Quanto vuoi?» chiese Carlo.
«Voglio solo che tu scelga.»
«Il natale...»
«Shhh!» Lo ammutolì Samuele. «Non ci vuoi pensare?» L'aguzzino scomparve dalla visuale.
Una spinta alle spalle fece cadere Carlo. La scarpa del pazzo gli stava pigiando il viso. Sentì un contatto freddo, i polsi erano liberi.
«Prendi il coltello e scegli.»
Un fucile gli premeva tra le spalle.
«Scegli!»
Carlo camminò piano. Guardò sua madre che supplicava e le sorrise «Stai tranquilla» sussurrò. Sospirò sperando che Gaia non avesse vissuto nulla di quella tragedia. Arrivò al sacco vuoto e si bloccò. C'era qualcosa sul fondo. Si chinò e impietrì. Non poté contenere le lacrime che inondarono il cartoncino nero adagiato a terra. Una piccola sagoma bianca sembrava salutarlo. Si voltò verso Samuele che lo esortò: «Scegli.»
Carlo sollevò gli occhi al cielo e con un movimento rapido si trafisse lo sterno. Cadde all'indietro, il sangue gli inondò i vestiti. Era questione di attimi e sarebbe morto.
«Dovevi scegliere.» sussurrò Samuele.
Ci furono due spari ravvicinati, poco dopo ne arrivò un terzo.
Il cuore di Carlo smise di battere.
 
Top
Angelo Frascella
view post Posted on 28/12/2014, 23:43




Ciao Francesco

Altro racconto, il tuo, che si ricollega al modello originale. L’idea non è male (per quanto mi rimane un dubbio: come poteva scegliere separatamente di uccidere la moglie o il figlio nella sua pancia? Non poteva eliminare Gaia senza far fuori il fantasma futuro, né, disponendo solo di un coltello, eliminare il figlio in arrivo senza uccidere la moglie…). A parte il precedente errore logico, non mi convince molto lo stile che non riesce a dare sostanza alla drammaticità della vicenda e alle sensazioni di terrore del protagonista. Certo qualche tentativo c’è, ma non basta. Forse uno stile un po’ meno lineare o la scelta di un punto di vista in prima persona avrebbero giovato.

A rileggerci
Buon anno
Angelo
 
Top
Ceranu
view post Posted on 28/12/2014, 23:56




Ciao Angelo, non è stato un errore logico. Quello a cui assistiamo è solo un gioco sadico di un uomo che si vuole vendicare. Non c'erano altre possibilità se non la morte per tutti. La prima persona avrebbe dato sì più emozione, ma non mi convinceva appieno. Volevo che tutto fosse il più asettico possibile, ma capisco che la cosa possa non piacere.
Ciao
 
Top
zephiross
view post Posted on 1/1/2015, 22:45




Ciao Francesco,
anche qui ritroviamo un Natale caratterizzato da un aguzzino vendicativo che ripropone una roulette russa con gli elementi del passato, presente e futuro del protagonista. La tensione è resa in un tenue crescendo: dico tenue perché la “sorpresa” del terzo sacco era facilmente intuibile, e anche la decisione era forse quasi scontata, almeno per un figlio, marito e futuro padre con una coscienza. Forse mi avrebbe colpito molto di più se avesse scelto veramente anziché sacrificarsi.
 
Top
Ceranu
view post Posted on 2/1/2015, 23:25




Ciao Eleonora. Grazie per il commento.
L'alternativa piaceva anche me, ma alla fine ho deciso di puntare più sui sentimenti di chi è o sarà padre.
Ancora complimenti per il tuo racconto. Mi è piaciuto tanto, e visto che è quasi un anno che scrivo su minuti contati mi chiedo dove sei rimasta fino a ora. :)
Spero di rileggerti presto.
Ciao
 
Top
zephiross
view post Posted on 3/1/2015, 00:44




CITAZIONE (Ceranu @ 3/1/2015, 00:25) 
Ancora complimenti per il tuo racconto. Mi è piaciuto tanto, e visto che è quasi un anno che scrivo su minuti contati mi chiedo dove sei rimasta fino a ora. :)
Spero di rileggerti presto.
Ciao

Grazie ^_^ in realtà mi sono "persa" parecchie edizioni, vuoi per un impegno, vuoi per un altro, vuoi che per parecchio tra studio e lavoro non sono riuscita a star dietro praticamente a nulla...
L'ultima volta è stata nel 2009, credo... mamma mia se passa il tempo...

In ogni caso, avendo vinto un'edizione, uno dei miei racconti comparirà nella sfida dei vincitori del nuovo sito, quello che l'Inquisitore ci ha da poco annunciato ^_^ quindi avrai modo di rileggermi di sicuro a breve ^_^
 
Top
Ceranu
view post Posted on 4/1/2015, 12:37




OK, non mi resta che aspettare e gustarmi anche quello. :)

Edited by Ceranu - 4/1/2015, 15:56
 
Top
Serena Aronica
view post Posted on 4/1/2015, 20:15




Ciao Ceranu!
Nel tuo racconto, c'è tutta la follia di un uomo che nel tradimento trova la chiave che apre il suo lato oscuro e lo lascia libero. Mi piace il ritmo incalzante e anche se comprendo la tua scelta più virata sul sentimento paterno, sento come una nota stonata. Si uccide e li lascia in balia di un sadico? Non so... io avrei scatenato l'inferno...
 
Top
Peter7413
view post Posted on 5/1/2015, 14:12




Racconto incredibilmente simile a quello di Roncari: bene, c'è la possibilità di un commento più articolato proprio mettendolo a confronto. Qui lo stile è un po' più incerto, ancora da imbrigliare, anche se mi piacciono alcuni artifizi che usi per trasmettere le informazioni(un esempio banale: non dici che il killer gli ha schiacciato lo stomaco con il piede, ma evochi il dolore del protagonista e a seguire ti limiti a sottolineare che il maniaco ritrae il piede in tal modo lasciando spazio all'azione pura, mi piace, fa parte anche del mio stile). Rispetto al lavoro di Roncari, però, qui è tutto più contestualizzato: fornisci un movente per l'azione e un rapponto più diretto fra vittima e carnefice. E poi fai agire la vittima, gli metti in mano il coltello, gli fai compiere materialmente l'azione (a proposito, ottimo il finale, secco e diretto). Anche qui, però, manca ancora quel qualcosa in grado di liberare il racconto dal vincolo del tema del contest: perché l'omaggio a Dickens? Come mai il killer ha optato per questo modus operandi? In conclusione, un buon racconto che però, allo stato attuale, faticherebbe a vivere di vita propria al di fuori dei confini di quest'edizione di Minuti Contati.
 
Top
Ceranu
view post Posted on 5/1/2015, 18:17




Ciao Serena, grazie per il commento. Probabilmente hai ragione lasciare la famiglia in mano a un pazzo non era la scelta migliore, ma nel complesso non credo che si possa sempre fare la scelta giusta. Questa volta abbiamo sbagliato sia io che Carlo. :P

Ciao Maurizio, grazie per il commento.
Sull'incertezza stilistica probabilmente troverai le risposte nella replica a Marco che ha articolato nel dettaglio i suoi dubbi.

Ciao Marco, rispondo al tuo commento.

CITAZIONE
"disse Samuele" / "quell'uomo"; a prescindere dal punto di vista (onniscente o di Carlo), se è sempre lo stesso allora non è possibile prima sapere e poi non sapere chi sia la persona

Non lo reputo un errore. Il racconto è dal punto di vista di Carlo e non credo che dire “questo cosa vuole” si possa definire un errore, anzi.

CITAZIONE
"AIUT..." di solito non si usa il tutto maiuscolo, nemmeno nei dialoghi; poi, se la fitta glielo ha impedito allora non dovrebbe apparire nemmeno l'inizio della parola; casomai, la fitta lo ha bloccato a metà, non impedito

La richiesta è di aiuto, non di “aiut”. Direi che non è riuscito nel suo intento. Sul maiuscolo, vedi te.

CITAZIONE
"Spaventato, l'uomo imprigionato fissò tre sacchi appoggiati vicino all'albero di natale. Era la prima volta che li vedeva.": secondo me, se ci sono solo tre sacchi è più chiaro con "fissò i tre sacchi"; poi, se già prima è stato detto che non sapeva dove si trovasse forse che era la prima volta che li vedeva è implicito

A dire il vero sapeva di trovarsi in casa sua, e i tre sacchi avrebbe inteso che sicuramente non ce n'erano altri. Cosa che lui non può sapere. È legato e non vede tutta la stanza.

CITAZIONE
"Per un attimo gli sembrò di percepire un movimento." credo che si possa essere più precisi, se è la stoffa a muoversi; così com'è scritto potrebbe essere un movimento dietro di lui

Certo, si può essere più precisi, ma magari non legati a chissà cosa e in mano a una persona che sai che ti odia.

CITAZIONE
"Samuele sembrò recitare." qui Samuele ha già parlato, quindi casomai "Samuele aveva parlato come recitando"; ma in generale penso che questa cosa vada anticipata un po' prima, altrimenti arriva quando ormai è passata

Ok, poteva anticipare la battuta, ma credo renda comunque l'idea.

CITAZIONE
"L'aguzzino scomparve dalla visuale."; questo è Samuele, chiamarlo "l'aguzzino" non mi sembra appropriato; poi, così com'è scritto non si capisce dove scompare (cioè dietro Carlo)

Infatti lo si deve capire quando arriva la pedata. Ribadisco il concetto che Carlo è legato, quindi limitato nei movimenti e nella visuale. L'aguzzino... forse sarebbe stato più coerente “lo stronzo”, errore stilistico.

Ciao e alla prossima.

 
Top
Ozbo
view post Posted on 6/1/2015, 00:11




Sebbene il racconto sia molto aderente al tema e l’idea parecchio Horror ho trovato difficoltà a comprenderlo. Da un commento leggo che la moglie è incinta e che il natale futuro è il figlio. Nel racconto questo non lo percepisco. Mi è sembrato, peraltro, abbastanza statico. Carlo, il protagonista, è condannato in partenza e così i suoi famigliari. A mio modo di vedere un racconto dovrebbe avere maggior movimento, il protagonista non lotta anticipa solo quella che sarà la sua sorte
 
Top
Raffaele Marra
view post Posted on 6/1/2015, 11:04




Una rivisitazione di un classico in chiave horror, per questo sicuramente nel pieno rispetto del tema del mese. Il racconto in sé meriterebbe qualche riga in più, a mio parere, per permettere al lettore di comprendere meglio quanto sia accaduto e quanto stia accadendo e per entrare meglio nella psicologia, qui solo accennata, del protagonista. Nell’economia imposta dal contest, invece, il tutto pare “distante”, non proprio coinvolgente e nemmeno imprevedibile, nonostante le immagini forti qui descritte e il tentativo di alimentare una suspence che invece stenta a crescere.
 
Top
Giulio Marchese
view post Posted on 6/1/2015, 17:10




Ciao Ceranu, il racconto riprende perfettamente il tema ma, a mio avviso, senza aggiungere niente. C'è l'horror del classico folle omicida e il gioco sadico alla saw, però la reazione del protagonista è un po innaturale si toglie la vita come se nulla fosse. Sembra disperarsi un po inizialmente ma neanche troppo vive la situazione con un cinismo innaturale. Ora non se avessi ancora caratteri a disposizione ma forse era il caso di utilizzarne qualcuno per "allungare" le reazioni umane e aumentare così il pathos.
 
Top
Ceranu
view post Posted on 6/1/2015, 17:14




Ciao Giulio, no purtroppo non avevo più battute. Ho dovuto tagliare parecchio e il risultato è quello che avete giustamente sottolineato. Ci sono poche emozioni.
 
Top
Beppe Roncari
view post Posted on 7/1/2015, 17:31




Ciao Francesco, ben ritrovato. :)
Come notato da altri l’idea alla base dei nostri due racconti è abbastanza simile. Tu scegli di raccontarla in prima persona e non in terza dal punto di vista di una vittima e concordo nel dire che contestualizzi di più l’azione.
Vorrei mettere le pulci un po’ sulla trama: si capisce bene fin dall’inizio come andrà a finire, potevi trovare un escamotage. Non dico: l’uomo che si gira e tira il coltello all’aguzzino, ma quasi. Che lotta. Non che fa harakiri.
Bello e secco il finale e migliori nella scrittura per immagini. Bravo!
 
Top
14 replies since 23/12/2014, 00:39   115 views
  Share