Nero Cafè Forum

Posts written by Polly Russell

view post Posted: 4/12/2012, 10:09 L'altro di Polly Russell - Fucina dell'Aguzzino
Bè pero Simo che i pezzi dovessero essere un dialogo lo hai deciso tu, non è nella traccia. ;)
Per quanto riguarda quello che pensa il cane, potremmo filosofeggiare ore, su cosa possano o non possano pensare e entrambe rimarremmo del nostro punto di vista, giacchè una verifica non è possibile. Io parto dal presupposto che in un fantasy posso creare un cane senziente, addirittura parlante se voglio. Cribbio è un fantasy! Non ti citerò tutti i film in cui accade, ma li ho già citati a Ronerto! ;) peró basta pensare cosa Orwell ha fatto pensare ai suoi maiali, e soprattutto al suo cavallo anarchico! :)
Per il resto i gusti sono gusti, e non ci si mette bocca! Grazie per la lettura e il commento! A presto!
view post Posted: 30/11/2012, 16:33 Ombre - Fucina dell'Aguzzino
XD
io impazzivoper la Mazzamauro in senti chi parla adesso! :)
view post Posted: 30/11/2012, 15:29 Ombre - Fucina dell'Aguzzino
Bè a me il dubbio lo ha messo, certo solo all'inizio.
Poi Rob (mi permetto perche ci conosciamo) se prendiamo per buone delle ombre che si staccano dai loro possessori e agiscono per loro conto, poi e difficile dire che non si crede a un cane senziente! ;) ci hanno fatto otto milioni di film e tre miliardi di racconti! XD
view post Posted: 30/11/2012, 13:57 Un incontro - Fucina dell'Aguzzino
Un buon giorno anche a te, lieta di leggerti, credo per la prima volta.
CITAZIONE
Stavo passeggiando nel centro città quando una fitta pioggia iniziò a scendere attraverso le nuvole.

dalle nuvole, attraverso è un po' strano. Erano nuvole basse magari, ma insomma, invece di far immaginare la situazione al lettore, scrivi "dalle" e via!
CITAZIONE
Due grandi pupille nere

ehehe, il guaio sarebbe stato fossero state, che so, verdi! ;)
CITAZIONE
straniero, forse magrebino

Mi sa che devi essere un linguista per intuire che un accento sia magrebino. Io direi arabo.
Il Magreb è una terra tanto ricca di suggestioni che il volerla citare è condivisibile ma, qui mi sembra una forzatura.
Comunque, il tuo racconto punta tutto sulle emozioni. Sull'empatia con il lettore e riesci nel tuo scopo. Si perdono di vista le piccolezze, come il fatto che, ma dai, una persona, carina, gentile ti aiuta, tu capisci che è in difficoltà e nemmeno ti informi? Non le suggerisci di andare a denunciare il marito? Non le chiedi il telefono? Non le mandi nemmeno un panettone a Natale per ringraziarla della gentilezza?
Però, appunto, sono piccolezze. E la delicatezza del racconto le compensa.
view post Posted: 30/11/2012, 13:57 VITE SEPARATE - Fucina dell'Aguzzino
Non mi è arrivato subito, come forse era nei tuoi piani, ma quando lo ha fatto mi si è disegnato un gran sorriso sul viso!
Davvero grazioso e divertente, una volta scoperto il finale sono andata a rileggermelo per godere appieno dei dettagli. Si, davvero carino! Magari non userei il termine "sfondato" che fa troppo racconto porno.
Anche posseduto rende l'idea ma, "entra" meno nel dettaglio. ;)
view post Posted: 30/11/2012, 13:56 Cuore di mamma - Fucina dell'Aguzzino
Non credo che fosse proprio un "cuore di mamma".
Rimarrò per sempre col dubbio su cosa volesse fare con (di) loro... Anche se immagino non fosse, guardare vecchi album di foto.
Purtroppo da l'idea di essere tronco, alcune cose ce le lasci solo intuire. Il che in un racconto tanto breve avrebbe senso, se non fosse che manca proprio una delle cose principali. Cosa avrebbe fatto la madre con loro due?
Almeno è il punto focale per come io ho interpretato il racconto, magari sono del tutto fuori strada.
view post Posted: 30/11/2012, 13:55 Io sarà il tuo sole - Fucina dell'Aguzzino
Accidenti Marco, scrivere un'epopea interstellare, con tanto di colonizzazione, criogenesi e riproduzione di cloni in tremila caratteri non e cosa da poco, in più tu sei riuscito a dargli anche un anima. Non credo ci sia altro da aggiungere.
Bravo.
Se poi uno volesse fare le pulci... E a me piace tanto, ti posso dire che la scelta di usare dei cloni è inutile. Un clone è un individuo a se stante, quindi potevano usare qualsiasi embrione che gli fosse capitato a tiro. Oltretutto popolare un satellite con un branco di consanguinei, fa molto "vecchio testamento", ma scientificamente è folle!
Tra l'altro perché lasciare un gruppetto di bambini abbandonati a loro stessi? Scegli un gruppo di disperati, uomini e donne e fagli fare da soli. Ci si impiegano trent'anni dici, non trecento!
view post Posted: 30/11/2012, 13:55 Nel nulla - Fucina dell'Aguzzino
Hola Simo, è un po' che non ci si incontra/scontra!
Vediamo che mi combini. ;)
Io non amo particolarmente i racconti incentrati sui dialoghi, se hai seguito i recenti Skanna, lo sai. Con questo genere di narrazione faccio fatica a tenere il filo, anche se ci sono solo due interlocutori. Tu mi dirai, cacchio Polly, sono in due, uno dice una cosa l'altro risponde! Lo so, ma non è sempre così. Secondo me, o meglio, per me funziona, quando conosco già i personaggi. Quando mi basta un accenno per capire chi dice cosa. E caratterizzarli in tremila battute, credo sia impossibile.
A parte questo, che è solo un mio gusto, veniamo al racconto.
Oddio Simo se uno ti spara dritto in faccia, mi sa che non te la cavi con un rivolo di sangue nella guancia!
C'é anche un cambio di tempo, hai scritto sparò, esplose... Poi torni al presente con cui avevi iniziato.
CITAZIONE
rivolo di sangue gli passa

scritto così sembra che la guancia gliela trafori, ma poi dici che gli basta asciugarsi con il dorso per far sparire, quello che dovrebbe essere, meno di un graffio.
Che poi, insomma, io che effetto faccia il famoso "colpo di striscio" non lo so, ma mi pare comunque inverosimile che si possa liquidarne il danno con una passata di mano.
CITAZIONE
dita bruciano, come il sangue.

forse come i graffi.
CITAZIONE
– Dimmelo Ryu! E lascerò che ogni cosa torni com’era.
– Giò è morto, sepolto. Come me.
-non oggi

?
Cioè non è morto e sepolto, oggi? Scusa ma non ho capito. :(
Anche il coltello a doppia punta... Si trafigge con un coltello da cocktail? XD, no dai, non lo conosco il coltello a doppia punta, ma a me è venuto in mente quello da bar per prendere la fetta di limone! ;)

Allora, avevo preannunciato che questo contest mi sembrasse criptico e lo confermo. Chi e Giò, da dove è uscito?
Perché Ryu si da una coltellata in petto, quando, volendo, aveva in mano una pistola? E a parte l'arma, perché si ammazza?
Dov'è questa figlia? È lì? È prigioniera, in pericolo, a cosa gli serve sapere quel nome?
Ok, Simo, detto tra noi. Io non ci ho capito nulla, ma vista la media dei miei commenti di stasera comincio a pensare che sia colpa mia.
Rileggendolo, ho capito che la figlia Ryu se la intende, e/o è stata rapita/ammazzata da Grant. Propendo per il "se la intende".
Ryu e Grant si odiano, e l'uno pur di saper cosa cavolo combina l'altro si "spanza" con una coltellata :)
Mi pare un tantino eccessivo, ma dovrebbe essere così.
view post Posted: 30/11/2012, 13:54 Una carriera da tutelare - Fucina dell'Aguzzino
Eccolo il mio micio preferito, quanto tempo!
Ma che fine hai fatto? ;)
Parto con la lettura del tuo racconto, ok scorre. Bello stile, come sempre. Poi...
Dico ma sei matto?! :)
Per tutto il racconto ho creduto che Christine fosse sua madre, e cavolo, sarebbe stato meglio! Oddio che ansia!
Alla fine però ho capito perché hai usato la parola "femmina", che io da brava bacchettona, avevo già pensato di correggerti. Riguarda la punteggiatura, secondo me mancano un paio di virgole. E cambierei "che abbia mai amato" con "cui sia mai stato legato" così non cozza con la sua drastica decisione.
Che dirti?
Sicuramente mi hai spiazzato! E in effetti non mi viene in mente altro. Mi hai lasciato davvero con un palmo di naso. Ogni parola che leggevo, pensavo, va bè adesso si ferma, ok, ora qualcuno lo blocca... Invece no!
Immagino che il tuo scopo fosse proprio questo, quindi, bravo!
Cl senno di poi mi chiedo, ma la madre dell'infante?
view post Posted: 30/11/2012, 13:53 In due per sempre - Fucina dell'Aguzzino
Ciao! Se non ricordo male ho letto qualche tempo fa (parecchio) un racconto su un mulino, che poi un semplice mulino non era, ma si apriva in un mondo estraneo. Ricordo male? Mi era anche piaciuto!
E mi piace anche questo.
La sedia è tutto per chi non può camminare, è il contatto con il mondo e la possibilità di rapportarsi con esso. E tu hai reso questi sentimenti in maniera perfetta. Come sganciarsi da un vecchio amico, uno che, nel momento del bisogno c'era.
Hai ecceduto con gli avverbi in "mente" ma rileggendolo, lo avresti probabil"mente" notato da solo.
Bravo.
view post Posted: 30/11/2012, 13:53 Sempre insieme - Fucina dell'Aguzzino
Ullappeppa... Argomento da prendere con le molle, e cercherò di essere attenta come lo sei stata tu.
A carattere puramente formale devo dirti che c'è un cambio di tempo, l'ultima frase rispetto al resto del racconto. Magari è voluto, ma io non ho capito perché.
Diciamo che alcune cose mi sono chiare, altre, molte altre, rimangono nel buio.
Chi è Kevin?
Uno spirito? No perché interagisce con l'assistente sociale. Quindi nemmeno una proiezione dell'io di Dario, cui avevo pensato inizialmente. Però è con lui nella stanza vuota e lo guarda dallo specchio. Che poi, dai... Un assistente sociale o un polizziotto che molla un ragazzino vittima di abusi, in una stanza vuota davanti a uno specchio? Ma nemmeno a Guantanamo! ;)
Allora questo Kevin è solo qualcuno che, nel momento del bisogno ha aiutato il piccolo. Ma allora come ha fatto a "sentire" il calore tra le sue gambe?
Credo che in questo racconto manchi un passaggio. Magari solo per lettori "lenti" come me, però io non trovo il legame, tra Kevin e la voce che parla al bambino. Quindi devo fare uno sforzo e pensare. Bo, forse sarà il suo subconscio. Che è l'ipotesi più plausibile, però non posso leggere un racconto per ipotesi, capisci che intendo?
A rileggerti presto.
view post Posted: 30/11/2012, 13:47 La custode - Fucina dell'Aguzzino
Piacere di "conoscerti" e leggerti.
Allora partiamo col dire che ho dovuto leggere il tuo racconto tre volte. E per una storia che si articola in meno di tremila caratteri è un po' troppo.
Forse la fretta imposta dal contest, ma secondo me questo scritto pecca in chiarezza. Fermo restando che invece il problema potrei essere io.

CITAZIONE
appeso alla parete che scandisce i minuti interminabili delle ore lente.

Se i minuti sono interminabile, il minimo sindacale è che le ore siano lente! ;)

CITAZIONE
l’odio che tiene dentro

"Tiene" usato in questo modo è dialettale.

Uno specchio... Snello?

Ora a parte queste piccolezze, ovvie in una gara tanto veloce, che ti segnalo ma cui non do peso, è il racconto in se che mi perplime.
Io non ho proprio capito cosa succede. O meglio: questa donna viene calciata e legata... Da chi? Perché? Magari è un mio limite, ma non riesco a collegare i fatti. Cosa c'entra l'incidente (perché di incidente si tratta, no?) vicino al bosco? Quali erano i segni che doveva interpretare?
Insomma, scusami, ma io mi sono persa.
view post Posted: 30/11/2012, 13:46 Ti aspetto tra il bozzolo e la fine - Fucina dell'Aguzzino
Ciao, noi non ci conosciamo, quindi intanto, piacere.
Ho trovato il tuo racconto piuttosto strano, e ti spiego perché: hai iniziato egregiamente, sei riuscito a delineare i personaggi con quattro parole. Non è facile.
Hai raccontato la storia della farfalla, lasciando presagire qualcosa di più di una notte d'amore, quella, il protagonista, l'avrebbe avuta a prescindere dalle sue elucubrazioni entomologiche. Poi che succede? Cosa accadrà di strano? Per cosa mi prepara l'autore?
Per vederli far l'amore. Va bè ma questo lo sapevamo... E poi? ;)
Insomma mi aspettavo qualcosa di diverso da quello di cui si era parlato per tutto il racconto. Soprattutto perché le descrizioni sono molto suggestive, e cavolo, tu sai scrivere! Il finale mi ha lasciato, quindi, un senso di incompiuto.
43 replies since 2/7/2010